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sabato 20 agosto 2011

FOCUS GIRONE B – TRIESTINA





Penultimo appuntamento alla scoperta dei nostri avversari. Ci restano solo due compagini, alle quali però va prestata la massima attenzione: quella che tratteremo oggi è la Triestina, retrocessa in Prima Divisione dopo 9 anni di cadetteria fatti di alti e bassi, terminati con un ripescaggio prima (finale playout persa col Padova, ma successivamente resa ininfluente per il fallimento dell’Ancona) e con la retrocessione poi. I friulani vengono dall’avvicendamento societario che ha “spodestato” la cordata di Fantinel a favore di quella dell’imprenditore immobiliare Sergio Aletti, che a breve darà una scossa al mercato biancorosso grazie all’arrivo del nuovo ds Antonio Recchi, ex Ravenna e Cesena.


PORTIERI: dopo l’addio di Colombo, è concorrenza spietata tra i tre portieri in lizza per un posto da titolare: il più accreditato sarebbe il ventunenne Sergio Viotti, già 8 presenze con gli alabardati lo scorso anno, ma le sirene provenienti dalla Serie B potrebbero capovolgere i pronostici. A contendergli la maglia numero 1 ecco il suo coetaneo Matteo Durandi e il ventenne italo-brasiliano Jefferson Leonardo Trazzi.


DIFESA: la retroguardia della Triestina, nonostante possa avvalersi di riconferme pregevoli, ha bisogno di qualche innesto per completare un reparto ancora scarno e colmato da giovani della Primavera. Ottimi tasselli rimasti in Friuli sono D’Aiello e D’Ambrosio, mentre potrebbe tornare utile l’ex Lucchese classe ‘89 Enrico Pezzi, 30 presenze e un gol nella scorsa stagione. Il pezzo pregiato è però un ventenne, Riccardo Brosco, che con le sue 14 presenze dello scorso anno ha ammaliato la dirigenza del Pescara e anche Zdenek Zeman, capace di individuare nel giovane difensore un talento prezioso per gli abruzzesi. Indipendentemente dalla vicenda Brosco, la Triestina sbloccherà sicuramente il mercato per assicurarsi un’altra pedina.


CENTROCAMPO: il reparto più incerto: nessuno è inamovibile, a parte il barlettano Riccardo Gissi che potrà garantire quantità e qualità al gioco biancorosso. Bisognerà valutare la condizione fisica e la tenuta atletica di due giocatori affermati come Princivalli e Gorgone, che ormai viaggiano sui 32 e 35 anni e sono reduci da una stagione di assoluta inattività agonistica. Potrebbero approfittare di questa situazione il 25enne ex Modena e Lucchese Claudio Pani e il 22enne argentino ex Como e Cremonese Ricardo Villar, quest’ultimo per dare un tocco più offensivo al reparto. Entrambi, però, avranno una bella gatta da pelare (qualora rimanesse a Trieste, visti i continui contatti con Fiorentina, Reggina, Sampdoria e Pescara): è Davide Bariti, classe ’91 e funambolico centrocampista dalla versatilità eccezionale, che sicuramente sarà al centro delle attenzioni della società in un ipotetico torneo di Prima Divisione.


ATTACCO: il peso offensivo alabardato verte su due attaccanti d’eccezione: non hanno bisogno di presentazioni il 36enne Denis Godeas e il 27enne Luigi Andrea Della Rocca, entrambi confermati e rispettivamente ex di Mantova e Bologna. Sembrerebbe impossibile scalzare dal campo questi due mostri sacri per la categoria, eppure il fisico non è più quello degli anni migliori e qualche ragazzo come il ventenne Lionetti o il classe ’93 ghanese Emmanuel Abeam Danso potrebbero ritagliarsi qualche vetrina importante nell’arco del torneo.


ALLENATORE: il nuovo tecnico della Triestina è il 43enne Massimo Pavanel, promosso dalla Berretti alla Prima Squadra. Il coach classe ’67 di Portogruaro è alla prima esperienza in un campionato professionistico, dopo aver guidato nei Dilettanti, la Sanvitese, l’Itala San Marco e il Pordenone, guidato ad un primo posto in Eccellenza nel 2008. La scelta è ricaduta su un mister giovane che già conosceva l’ambiente biancorosso per accorciare i tempi già strettissimi: vedremo se la scelta sarà stata saggia o l’allenatore veneto cederà il passo ad un collega più esperto.


Lo stadio “Nereo Rocco” di Trieste è una delle poche strutture “all’inglese” dell’intero panorama italiano: la capienza di 32.304 spettatori fu ridotta con il decreto Pisanu nel 2007 a 28.565. La sua costruzione terminò nel 1992 e la squadra vi si trasferì per lasciare l’obsoleto impianto “Giuseppe Grezar”, posto a pochi chilometri dal nuovo stadio. Per fronteggiare le pericolose raffiche della bora, il “Nereo Rocco” è costruito su 4 pilastri che dagli angoli sorreggono la copertura in policarbonato e gli spalti in acciaio. La struttura presenta ogni comfort sia per il tifoso che per l’atleta o giornalista, poiché le strutture della tribuna centrale forniscono tutto il necessario a livello di aule e palestre. Dispone anche di una pista d’atletica coperta. E’ composto dalla tribuna Pasinati (centrale) di 10.566 posti, dalla tribuna Colaussi (Distinti) di 10.616, dalla curva Furlan di 5.561 e dalla curva Trevisan di 5.561, che include anche un settore Ospiti di 2.500 posti.




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