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lunedì 27 febbraio 2012

IL MISTER SEI TU! - SECONDA PUNTATA





Dopo successo della prima puntata, che ha visto come vincitori gli utenti "Pasquale" e "Marco", ripartiamo con il concorso "IL MISTER SEI TU!"


Commenta qui sotto cercando di indovinare la formazione che Mister Di Costanzo schiererà per il prossimo match  e Vinci !






sabato 25 febbraio 2012

LE PAGELLE DI SUDTIROL-BARLETTA











Trovare le parole per descrivere lo stato d'animo dopo il flop di Bolzano non è facile, sarebbe meglio guardare il replay delle nostre reazioni durante quei maledetti dieci minuti di buio per capire cosa proviamo. Due vittorie consecutive mancano da settembre, non vinciamo in trasferta da ottobre, tre sconfitte su quattro trasferte nel 2012 e siamo ancora lì. Non so se questi dati devono spronarci alla fiducia o alla rabbia. Intanto ci rimane il rimpianto, l'ennesimo, per un'altra occasione sprecata malamente e delle pagelle davvero scadenti, che andiamo subito a vedere.

Pane 5,5: parte alla grande con un miracolo su Giannetti, poi brutto errore in uscita che costa ammonizione e punizione del pareggio. Colpa della difesa, sì, ma si poteva fare certamente meglio.
Minieri 5,5: svolge il compitino in difesa, ma spesso sbaglia in appoggio o in copertura favorendo le ripartenze alto-atesine. Quando è in inferiorità numerica, poi, va nel pallone e lo dimostra l'azione del 3-1.
Petterini 5: partita davvero sotto le aspettative, quella del terzino ex Pescara. Errori in fase d'impostazione come se fossero di proposito, falli inutili quando Mengoni è pronto al raddoppio e movimenti scoordinati sulla fascia.
Mengoni 5,5: insufficienza non grave, ma dovuta alla recidività dell'errore nel far salire il baricentro. Troppo avanzato in fase di non possesso, più volte è in ritardo sullo sgusciante Fischnaller.
Migliaccio 5,5: segue il compagno di reparto nei movimenti della linea difensiva, rientrando così nel club degli insufficienti. Unico punto a favore il salvataggio in area piccola sullo 0-0, ma è troppo poco.
De Liguori 6: voto di stima, premiata la sostanza e la quantità dell'ex capitano della Nocerina. Poca lucidità nel secondo tempo, cala alla distanza dopo un notevole dispendio di energie nella prima frazione.
Romondini 4,5: ancora la brutta copia del Romondini che si è fatto conoscere negli ultimi anni. Lento e rinunciatario in mezzo al campo, pesa come un macigno l'errore nello stop che dà il via al vantaggio del Sudtirol.
Simoncelli 5,5: l'unico lampo è racchiuso nell'assist del 3-2 per Mazzeo. Per il resto, nullo o poco più il suo apporto alla manovra offensiva. Rincorre a vuoto gli avversari, sempre troppo distante dal pallone.
Mazzarani 5: la mossa che stuzzica le menti tatticamente più argute riesce a stuzzicare ben altro. Stranamente sulle sue, mai un affondo decisivo come quelli a cui ci ha abituati, nervi a fior di pelle che fruttano un giallo. Di Costanzo lo fa sbollire sotto la doccia dopo 45'.
Schetter 6,5: sufficienza abbondante nonostante la sconfitta cocente. Gol da cineteca, qualche passaggio a vuoto comune a tutta la squadra, poi un lampo che dona qualche speranza al popolo biancorosso. Ma predica nel deserto.
Mazzeo 6: solo per il gol, in cui comunque si nota il movimento ad uscire del bomber. Un gol mangiato sullo 0-1 e la lunga assenza dalle trame di gioco biancorosse non gli consentono di conquistare un voto più alto.
Franchini 5,5: entra per Mazzarani e parte con un giallo, poi prova a spingere sulla sinistra talvolta riuscendo a saltare l'uomo. Si spegne molto prima del fischio finale, poca incisività nel complesso.
Cerone 4,5: bastano pochi minuti per mettere in mostra tutti i suoi limiti. Non indovina una mossa che sia una, errori a ripetizione conditi dalla solita lentezza nell'esecuzione.
Hanine 5,5: prova a metterci la voglia, si propone in fase offensiva senza gran fortuna e si rende protagonista di qualche spunto dalla destra. Davanti alla porta, però, sbaglia davvero troppo.

Attendendo le vostre considerazioni, vi invitiamo a dare un giudizio sull'operato odierno del tecnico.

Staff Tonio


venerdì 24 febbraio 2012

VERSO IL SUDTIROL: FORMAZIONE E TATTICA







Il post di ieri riassume le sensazioni di questa vigilia, la vigilia di una partita più importante del previsto. Inanellare due vittorie consecutive, cosa che non facciamo addirittura dalle prime due di campionato, è il miglior viatico per il consolidamento di una zona playoff che vedrà fino a maggio almeno sette squadre per tre posti, escludendo il Trapani che scappa verso la B e il Siracusa che si limita a controllare la situazione dalla seconda piazza.
Dietro, la bagarre: noi dobbiamo cominciare a portar via l'intera posta anche da stadi altrui, poi andremo a giocarcela 90' alla volta da aprile in poi, quando sfideremo Pergocrema, Siracusa, Spezia, Cremonese e Carrarese prima della (si spera) passerella finale a Piacenza.
Intanto pensiamo al presente, poichè di doman non c'è certezza. Il nome del nostro presente si chiama Sudtirol, il suo cognome è "stadio Druso". Per i nostri ragazzi atmosfera gelida, ma cuore caldo: andiamo a scoprire gli avversari di domani.

Tra i pali il gioiellino Iacobucci chiude la porta a Miskiewicz, che giocò all'andata. Davanti all'estremo di proprietà del Siena troviamo una difesa a 4 formata dalla coppia centrale Cascone-Kiem, dal terzino destro Iacoponi e soprattutto dall'ex Matteo Legittimo, a lungo inseguito durante la sessione invernale di mercato, che si posiziona a sinistra.

Il 4-2-3-1 di Stroppa prevede Furlan e Uliano a centrocampo: il primo avrà il compito di giostrare la manovra sulla mediana, il secondo gli coprirà le spalle facendo il cosiddetto lavoro sporco davanti alla difesa.

Il tridente che supporta la punta scuola Juventus Giannetti è un'invenzione recente. La pubalgia che ha bloccato in settimana Chinellato spinge il mister degli alto-atesini ad inserire Campo sulla corsia sinistra, mentre Schenetti passa sul versante opposto. Dietro il centravanti agirà l'oggetto di desiderio di svariate squadre di B e Prima Divisione, Manuel Fischnaller.

Una squadra giovanissima, solo Piacenza e Carrarese hanno un'età media inferiore, ma di certo a questi ragazzi non manca la fame. Il ds Luca Piazzi ha costruito una rosa ricca di talenti che sta esprimendo un calcio frizzante e concreto. Le ultime giornate hanno fatto registrare un calo, ma è necessario stare sempre in guardia. La rapidità dei quattro d'attacco, soprattutto data dalla continua inversione degli esterni, rappresenta il pericolo maggiore. Difesa rocciosa, è la seconda del campionato dopo quella della Cremonese e dispone di esterni molto propositivi. Il punto debole è l'intensità di gioco, la coppia di centrocampo non è possente e può accusare i ritmi alti. A ciò si aggiunge la trazione anteriore del fronte offensivo, che può allungare i reparti e complicare il giro palla in zona d'attacco. Le sgroppate di De Liguori potrebbero essere l'arma in più, mentre avranno un gran da fare i nostri laterali.




giovedì 23 febbraio 2012

IL PUNTO BIANCOROSSO - FORSE NON LO DICI, PERO' LO SAI...







Tra due giorni si torna in campo: nuovamente prepartita, attesa frenetica, cattivo sangue, sofferenza, postpartita e commenti. Dopo una domenica di pausa, l'astinenza si fa sentire e ci sentiamo in dovere di introdurvi ad un'altra giornata di campionato un giorno prima della classica analisi dell'avversario.

Questa volta si gioca di sabato, visto l'impegno della Nazionale di Lega Pro in Inghilterra. I barlettani sperano che il sodalizio biancorosso ci faccia l'abitudine, a costo di sacrificare un pomeriggio feriale. Gli altri no, a quanto pare. Sempre se vogliamo credere alla teoria complottista emersa in questi giorni.

Si parla di soffiata, di accanimento, di congiura dall'alto. E' normale pensare negativo, siamo abituati da quasi 17 anni a soffrire come non mai e il barlettano consumato, quello che le ha viste tutte, ma davvero tutte, non si stupirebbe di un ennesimo tracollo, di un ennesimo troncamento d'ali ai danni della sua amata. Ed essere risucchiati nello scandalo pallonaro di questa stagione sarebbe un incredibile epilogo.

Tutto è ancora in fase di stallo e la Società si è tutelata per mettere in chiaro la propria estraneità ai fatti: non sarà una dirigenza esperta nel mondo del calcio, è vero, ma certamente non è sprovveduta. Una dirigenza che va incontro al destino, spesso avverso al Barletta Calcio, guardandolo con aria di sfida e facendo trasparire quella verve, quella grinta che sembra quasi dire "Grazie, ma no, grazie". Siamo artefici di una scalata troppo repentina ed entusiasmante perchè tutto si fermi ad un passo dal sogno, perciò è fondamentale stringersi ancora di più intorno all'ambiente biancorosso per superare un nuovo momento di difficoltà, sicuri di uscirne ancora più forti.

Intanto un gruppo di ragazzi alle prese con i sistemi di un nuovo allenatore sta preparando la prima di undici battaglie. Un gruppo di ragazzi che lavora per noi, per farci rivivere gli anni d'oro ormai sbiaditi e consumati dal tempo. Di Costanzo ha portato nuova linfa a tutta la squadra, la classifica ci sorride ancora nonostante la bagarre playoff, le critiche si sono dissolte e probabilmente, come disse Frank Sinatra, il meglio deve ancora venire.

Forse abbiamo ancora poche certezze, ma l'ambizione e la speranza contraddistinguono da sempre il barlettano: anche il più pessimista, quello che si lamenta già quando l'avversario entra nella nostra metà campo o che alimenta le voci di penalizzazioni o retrocessioni subito dopo il deferimento, in cuor suo sa che siamo in grado di coronare il sogno. E allora vale davvero la pena mollare così, quando abbiamo ancora tutte le carte in regola per asfaltare undici avversari (o 13 in 15 partite)? Non ne vale mai la pena, anche nella più infima delle categorie, anche da soli contro tutti.

Sotto col Sudtirol, sotto col rush finale, vietato indietreggiare.




lunedì 20 febbraio 2012

CONCORSO "IL MISTER SEI TU !" - Indovina la Formazione





Perdonateci per questo periodo di assenza ma Noi poveri admin, come i calciatori, avevamo bisogno di un po' di pausa dagli allenamenti e dalle fatiche quotidiane, motivo per cui il sottoscritto Staff Charlie si è andato a fare una 2 giorni di sci in montagna, lontano dai problemi quotidiani e il sempre ipercompetente Staff Tonio dorme sonni tranquilli senza impostare sveglia alcuna.


Chiusa la parentesi "i fatti nostri" oggi, Lunedì 20 Febbraio, ritorniamo ad animare le pagine del Blog con un concorso che era stato tanto apprezzato in precedenza ed aveva visto due ottimi vincitori, cercheremo di riproporvelo settimanalmente, se non dovesse succedere, lamentatevi della pigrizia degli amministratori sulle pagine che ormai conoscete : Facebook, Twitter, Google +, E-Mail








IL MISTER SEI TU !


Oggetto: INDOVINA LA FORMAZIONE DELLA PROSSIMA GIORNATA


Regole


1 Commentate il seguente post con l'11 titolare che ritenete verrà schierato dal Mister nella giornata successiva.


2 All'atto del commento, al fine dell'aggiudicazione del premio, fornite ALMENO IL VOSTRO RECAPITO E-MAIL.


3 E' possibile partecipare al concorso commentando dal Lunedì fino a mezzanotte del giorno antecedente la gara. 
(in caso di turno infrasettimanale la data di inizio concorso sarà considerata Giovedì)
(in caso di commento multiplo verrà valutato l'ultimo in ordine di tempo)


4 Verranno selezionati i primi 3 utenti che indovineranno la formazione titolare prima di tutti !


Premio:


UNA SANTA BIRRA o IL 10% DI SCONTO SU UNA PIZZA IN COMPAGNIA
che potrete gustare presso il nostro sponsor "Risto-Pub Saint Patrick
quando vi pare 
PREVIO RILASCIO DI UN BUONO da parte degli amministratori del Blog 
(PER QUESTO VI RIBADIAMO IL RILASCIO DELLA MAIL ALL'ATTO DEL COMMENTO)




che aspettate?
Fate il Nostro gioco !




lunedì 13 febbraio 2012

CAMBIO IN CORSA - La Comunicazione e il Sogno.





Una settimana dalla svolta, una settimana dal cambiamento, uno dei più ardui della gestione Tatò, una sterzata arrivata quando tutti si erano rassegnati all'idea di doversi "godere" mister Cari fino alla fine del campionato.


Questa drastica decisione, che per alcuni doveva essere presa prima, segna profondamente il percorso della società tirata su dal patron biancorosso.
Ad una fiducia incondizionata si è sostituito un senso di necessità, quello della vittoria, che ha spinto ad un cambio di guida tecnica in corsa, per la felicità dei più.












I TAVOLI ROVESCIATI - Analizzando freddamente la situazione sicuramente nessuno di noi tifosi avrebbe mai sperato  1 di premere per un cambiamento durante tutta la prima parte della stagione e 2 di ottenerlo solo dopo ripetute, insistenti e a tratti ossessionanti sollecitazioni.


Ad una settimana dalla svolta, dal "tavolo rovesciato" come campeggia il sito ufficiale ci troviamo qui a parlare di un ottimo risultato casalingo, che avrebbe potuto essere anche più largo se non fosse stato per i due pali dell'ottimo Mazzeo (specie come prima punta) , di un gruppo sulla via del recupero e di un allenatore che già dalla conferenza stampa della presentazione ci è sembrato chiaro, trasparente, deciso, motivato e ambizioso.


IN CRESCITA - Il Barletta impara a diventare una "grande" e parte dalle persone e dall'immagine.
La scelta di Di Costanzo non è stata casuale, uno dei pochi veri comunicatori competenti ancora in giro, allenatore giovane e con tanta voglia di dimostrare, ottimo polso ma soprattutto ottima cultura del lavoro.
Applica un calcio moderno ma ancorato al tradizionale 4-4-2, predilige giocare con esterni di centrocampo molto mobili e sovrapposizioni dei terzini.


Di Costanzo merita di essere seguito con molta attenzione, oltre per il fatto che è e deve essere "l'uomo del cambiamento" ma anche e soprattutto perchè parla chiaro e va a coprire quella "falla" che la nave Barletta Calcio ha ereditato da vecchie gestioni e che sta cercando di tappare con i giusti accorgimenti.




I cambiamenti in questo ambito si sono visti decisamente rispetto alle passate stagioni (web tv, merchandising, pagina facebook molto migliorata) e solamente l'intervista prepartita può essere considerata un piccolo ma significativo passo verso la costruzione di una credibilità che dobbiamo riconquistarci, sia nei confronti dei cittadini che rimangono a casa a gustarsi la brasciola, sia nei confronti della lega e delle istutuzioni che devono capire il peso che abbiamo e la fame (di calcio) della nostra piazza, rimasta alla periferia del calcio per troppo tempo.




IL SOGNO - Generazioni cresciute senza Barletta e nonostante tutto uno "zoccolo duro" di 2000 tifosi che domenicalmente sfidano ogni tipo di intemperia oltre ogni risultato, oltre ogni allenatore, oltre tutto.
E' un patrimonio "umano" che poche società possono vantare, in una Lega Pro sempre più povera e vincolata a regole sempre più severe e disincentivanti per il pubblico, un patrimonio che la società biancorossa non può permettersi di perdere ma che, anzi, deve saper coltivare.
Mi permetto di concludere aggiungendo che la correttezza e la chiarezza nei confronti della tifoseria sono una priorità che Tatò e company hanno compreso bene e che stanno cercando di implementare, passo dopo passo, partita dopo partita.


Guardo il televideo, pagina 215 e mi stropiccio gli occhi, non ci posso credere, siamo quinti, nonostante tutto quello che abbiamo passato...ed è in questo momento che realizzo dove eravamo solo due anni fa e mi viene la pelle d'oca al solo pensiero che siamo a  sole due posizioni dal sogno.









domenica 12 febbraio 2012

LE PAGELLE DI BARLETTA-BASSANO










Non è stato un inizio spumeggiante, ma è stato pur sempre un inizio. E considerando che in appena quattro giorni di allenamenti abbiamo visto un giro palla più fluido e che tra oggi e la prossima partita ci sono due settimane in cui lavorare serenamente, è un buon inizio. Abbiamo rischiato, è vero, ma in una sola circostanza: il resto è dato da una nuvola di fumo che ha distolto l'attenzione da un arrosto, quello del Bassano, che effettivamente non c'era. E allora godiamoci questo 1-0 striminzito, come il rendimento di tante altre squadre che non si chiamano Trapani, e osserviamo con attenzione questa classifica che non è poi tanto male.
Prima di vederla, però, uno sguardo dettagliato alle pagelle di oggi.

Pane 7: la risposta a chi diceva che non aveva mai fatto una parata degna di essere chiamata tale. Il portierone napoletano si oppone con i guantoni al rigore di Galabinov e mantiene costante la concentrazione per il resto del match.
Minieri 5,5: partita dalla difficile interpretazione, quella del terzino biancorosso. Buona copertura, segue con diligenza l'uomo da marcare, ma quando oltrepassa il centrocampo si trasforma in Masiero. Spinta offensiva nulla, mancano gli affondi sulla destra.
Petterini 6: le sue caratteristiche si sposano alla perfezione con i meccanismi del centrocampo biancorosso, mostrando una discreta tecnica sia in avanti che in difesa. Cala nella ripresa, quando avrebbe potuto approfittare in ripartenza delle disattenzioni ospiti.
Migliaccio 6: dopo la panchina di domenica scorsa, torna con più sicurezza al centro della difesa. Tanta legna con il tridente giallorosso, alla fine la spunta lui. Pregevole l'intervento in scivolata nel primo tempo.
Pelagias 6: esce alla distanza dopo un inizio un po' incerto. La presenza di Migliaccio gli dà sicurezza e recupera il gap con gli attaccanti di Jaconi. Rischia di portarci in vantaggio con uno stacco in mischia ben neutralizzato da Grillo.
De Liguori 6,5: in crescendo dopo la prestazione altalenante di Latina, l'esperienza e l'astuzia che aggiunge a centrocampo sono le componenti che mancavano nelle scorse uscite. Se ci mettiamo due polmoni inesauribili, il gioco è fatto.
Romondini 6: una partita di sostanza per recuperare il voto negativo di domenica scorsa. Nulla di trascendentale, ma sull'1-0 e con l'avversario in pressing la gestione semplice del pallone fa la differenza.
Simoncelli 6,5: moto perpetuo sulla corsia di destra, mette in perenne affanno la retroguardia virtussina con accelerazioni e sovrapposizioni continue. Sfiora il gol in due circostanze da azione d'angolo, poi esce stremato.
Schetter 7: le azioni biancorosse si svolgono soprattutto sull'altro versante, poi estrae dal cilindro il solito, sorprendente coniglio e ci consegna la vittoria. Non gioca molti palloni, ma li amministra sempre con grande intelligenza.
Infantino 5: nota stonata, a dir poco, della giornata. Un tempo è sufficiente a far capire al mister che questa categoria non è affar suo. Abulico, fuori posizione e senza mordente col pallone tra i piedi. Il fallo da rigore certifica l'insufficienza.
Mazzeo 6: voto di stima, premiata la quantità e il lavoro di squadra del bomber campano, che però si divora due gol clamorosi centrando due legni da distanza ravvicinata. Non è la sua giornata sotto porta, ma l'apporto e la volontà non mancano mai.
Cerone 5,5: lavora qualche buon pallone solo quando ha ampi spazi. La lentezza nell'esecuzione è un grosso limite in Prima Divisione, ed è un peccato quando potrebbe sfruttare meglio quei piedi.
Mazzarani 6: entra a partita in corso per far rifiatare Schetter. Il mister lo propone come esterno di centrocampo, lui fa la spola tra attacco e difesa con diligenza e spesso crea problemi all'altissimo baricentro veneto.
Franchini s.v.

Attendiamo le vostre valutazioni sui giocatori, ma soprattutto sull'operato di Nello Di Costanzo.

Staff Tonio


sabato 11 febbraio 2012

VERSO IL BASSANO: FORMAZIONE E TATTICA







L'ora della verità scocca alle 14:30 di un rigido pomeriggio di febbraio. Durante quel rigido pomeriggio, il 12, il giorno che precede lo storico anniversario numero 509, un altro condottiero caricherà sulle sue spalle un altro manipolo di cavalieri, chiamati alla prima di dodici battaglie.
Il primo avversario della gestione Di Costanzo si chiama Bassano Virtus, penultima forza del campionato con 19 punti che però è reduce da una vittoria a Latina e da un pareggio col Sudtirol.
Le assenze limitano parecchio la squadra di Jaconi, ma la serie positiva e la possibile rifondazione in casa Barletta con un nuovo tecnico rende la sfida piuttosto ostica: i tanti passi falsi di questa stagione sono un importante monito per i biancorossi, che dovranno giocare al massimo anche per mettersi in mostra col nuovo allenatore. Vediamo, dunque, le possibili scelte del tecnico del Bassano per la sfida di domani.

In porta il titolare è Vincenzo Grillo, col giovane Poli che scalpita. Difficile sovvertire la gerarchia tra i pali giallorossi. In difesa, invece, ben quattro infortuni costringono Jaconi a varie modifiche: assenti Toninelli, Scaglia, Porchia e Ghosheh. A sinistra probabile l'inserimento di Nicola Maniero, mentre a destra va il capitano Andrea Basso. Centrali Martina e Tabacco, ma potrebbe arretrare sulla difensiva Drudi.

A centrocampo le squalifiche di Bonetto e Correa non modificheranno il 4-3-3 di Jaconi, che manderà in campo Caciagli e Mateos più uno tra Iocolano e Morosini, col secondo ampiamente favorito. Sempre da valutare la posizione di Drudi: se dovesse rimanere a centrocampo, dovrebbe giocarsi la terza maglia della mediana.

In avanti gran bagarre per i tre posti da titolare: squalificato Longobardi, confermati l'ex Sorrento Galabinov e Ferretti. Prima punta Gasparello, con Baido, Guariniello e De Gasperi a sgomitare per una convocazione.

La guida tecnica dell'esperto Jaconi, a cui la società giallorossa si è ciecamente affidata anche dopo il terribile 0-7 subito dal Trapani, è il primo spauracchio di cui tener conto. Le assenze potrebbero influire soprattutto nel rodaggio della linea difensiva, mai così incerta nell'arco del campionato: centrocampo massiccio, ma manca il terminale di tanta corsa della mediana, cioè Lucas Correa. Attacco temibile anche senza Longobardi, la difesa biancorossa è spesso andata in affanno quando ha avuto davanti un tridente. L'impegno della domenica è alla portata del Barletta, che però non deve sottovalutare l'avversario nè la delicata situazione post-Cari: la classifica impone di correre.




mercoledì 8 febbraio 2012

Crediamo NELLO Sprint!







E' arrivato l'esonero, ma solo dopo un'oscuro presagio tirato in ballo dalla nostra pagina Facebook. Marco Cari, a un anno e un giorno dalla prima vittoria sulla panchina biancorossa (quel fantastico 2-0 dello Zaccheria), lascia ufficialmente le redini di un Barletta ancora ingolfato.

Un anno fatto di grandi successi, come l'exploit di Benevento o la vittoria con l'Andria, ma anche di cocenti delusioni, vedi il doppio ko interno di ottobre e la sconfitta con l'Andria di 20 giorni fa. Nonostante le ultime prestazioni poco incoraggianti e gli screzi nati dopo quella fatidica dichiarazione di Trieste, ci sentiamo in dovere di ringraziare un tecnico che l'anno scorso ha salvato di forza una squadra alla deriva e che quest'anno, anche se più per demeriti degli avversari, lascia a ridosso della zona playoff.

Come spesso accade, voltiamo pagina e scopriamo il nuovo condottiero del Barletta. E' Nello Di Costanzo, ex allenatore di Benevento, Juve Stabia, Venezia, Messina, Ascoli e Padova. Ancora un tecnico romano per i biancorossi, che dovranno lavorare duramente per seguire i dettami tattici del nuovo tecnico, sostanzialmente diversi da quelli di Cari.

Il gioco di Di Costanzo si basa su un 4-4-2 applicato più volte dai tecnici della massima serie: il lavoro degli esterni rimanda al gioco di Del Neri con la Sampdoria, i cui laterali adottavano una spinta costante sui fianchi della difesa avversaria che terminava col cross dal fondo a pescare la punta, oppure con la triangolazione che mandava l'esterno in area per cercare il tocco dentro per la corrente del terminale offensivo.

Questo diktat non lascia spazio ad una soluzione rombica sulla mediana, composta secondo un allineamento in grado di sfruttare l'ampiezza orizzontale del campo. Le corsie laterali sono complementari: il terzino meno propenso alla spinta offensiva gioca sul versante del centrocampista esterno più dinamico e viceversa, in modo da poter contare su un'alta percentuale di sovrapposizioni per mandare in affondo uno dei due esterni.

I centrocampisti centrali, entrambi con requisiti tecnico-tattici di buon livello, partecipano alla manovra accompagnando l'azione e dettando le triangolazioni atte a creare superiorità numerica sulla corsa dei terzini o dei centrocampisti larghi.

Gli attaccanti, anche in questo caso di carattere tattico eterogeneo, svolgono due compiti precisi: la prima punta deve dimostrarsi pura, quindi con un buon fiuto del gol mixato a forza fisica e senso della posizione in fase di non possesso. La seconda punta deve possedere le qualità per fornire l'ultimo passaggio, la velocità per saltare l'uomo e una buona tecnica di tiro dalla distanza.

Essendo abituati ad un gioco ben diverso da questo, non tutti i giocatori sembrano rispondere alle richieste e alla mentalità di Di Costanzo: il 51enne coach della capitale dovrà fare di necessità virtù e sarà costretto a sfruttare al meglio quello che ha a disposizione per queste 12 giornate. Considerando che ha già allenato Schetter a Messina e Romondini a Venezia, è già un passo avanti.

Per ampliare il bagaglio tecnico del nuovo mister biancorosso, vi rimandiamo alla sua tesi per il Master conseguito a Coverciano.



domenica 5 febbraio 2012

LE PAGELLE DI LATINA-BARLETTA







Passano le settimane e il discorso d'apertura è sempre lo stesso. Sempre gli stessi errori, sempre gli stessi risultati, sempre le stesse ipotesi sul prosieguo di un campionato che ci vede imbottigliati sempre nelle stesse posizioni da bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Si sapeva che la partita di Latina non sarebbe stata facile, ma si sapeva anche che il centrocampo del secondo tempo di domenica scorsa aveva tenuto sotto scacco il Lanciano, che di punti ne ha 32 (con una gara in meno) e non 22. Eppure, una strana combinazione di eventi ci ha rispediti alle prestazioni precedenti. Sotto ogni punto di vista, anche arbitrale. Ma le pagelle di oggi spiegano perchè è meglio lasciar perdere la questione di direttori di gara, Lega Pro e complotti vari e soprattutto perchè è meglio concentrarsi su ciò che dipende da noi.

Marino 6: non avevamo visto poi tanto male, i 200 cm di altezza non sono garanzia di sicurezza. Sul gol errore della difesa, conquista la sufficienza grazie alla coraggiosa uscita qusi a centrocampo sui piedi di Martignago.
Pisani 5,5: parte su buoni ritmi, sembra aver dimenticato le ultime prestazioni sottotono. Poi il black-out, la disattenzione generale sul vantaggio pontino e la confusione da svantaggio che blocca i ritmi della manovra.
Pelagias 5: proposto centrale al fianco di Pisani, forma una coppia non collaudata e si vede. Impacciato nei movimenti, lento nel far ripartire l'azione. Il ritardo su Burzigotti in occasione del gol sancisce l'insufficienza piena.
Minieri 5: debutto amaro per l'ex Ascoli e Vicenza, che ci mette nove minuti a beccarsi un giallo e qualcuno in più a procurarci grossi affanni lasciando praterie a Martignago. Esce per Masiero all'intervallo, il che la dice lunga sulla sua performance.
Petterini 6,5: all'inizio non sembra molto sicuro, ma ad un'abbondante mezz'ora acerba segue una buona partita fatta di affondi sulla sinistra e di tanta corsa. Si propone spesso al cross e mette palloni invitanti per i nostri attaccanti. Cresce quando cala Agodirin.
Romondini 5: la brutta copia del Romondini che si è visto contro il Lanciano. Uno sprazzo di genio all'inizio del match quando imbecca Hanine, poi tante verticalizzazioni sbagliate e tanta lentezza nell'avviare il forcing.
De Liguori 5,5: primo tempo di notevole intelligenza tattica, è l'artefice dell'espulsione di Fossati. Poi un secondo tempo di grande agitazione, segue la stessa lunghezza d'onda di Romondini e sbaglia vari appoggi che generano pericolose ripartenze.
Hanine 5,5: partita altalenante, quella dell'ex Chievo. Parte bene, si propone in avanti e fa un buon lavoro di raccordo col centrocampo. Dall'ammonizione in poi sparisce dal campo, costringendo gli esterni ad accentrarsi per ricevere qualche pallone giocabile.
Schetter 6: una sufficienza di stima per l'esterno napoletano, che non brilla come al solito e fa fatica contro gli ottimi raddoppi dei giocatori del Latina. Conquista un "rigore morale", glielo diamo per buono.
Franchini 7: oltre al gol, in cui mette in mostra un ottimo senso della posizione e dell'inserimento senza palla, è la spina nel fianco della difesa pontina grazie alle sue accelerazioni. Se trova continuità, può diventare un elemento chiave del girone di ritorno.
Mazzeo 6,5: le occasioni non mancano. Vuoi per un po' di sfortuna, vuoi per un po' di lentezza, stavolta non timbra il cartellino. Nell'assedio che porta al gol, però, svolge un lavoro determinante con sponde e aperture illuminanti, come quella per Petterini in occasione del pareggio.
Masiero 5: non cambia marcia alla corsia destra quando entra al posto di Minieri, ma ormai conosciamo apiamente i limiti di un giocatore che ancora una volta si dimostra poco ferrato sia in fase difensiva che in fase offensiva.
Infantino 5,5: prova ad intensificare la mole di gioco in attacco, ma fatica a contrastare i difensori nerazzurri. Si pesta i piedi con Mazzeo in un paio di occasioni, poi tenta un'azione personale che sfuma sul più bello e che evidenzia la scarsa velocità d'esecuzione.
Simoncelli s.v.

Vi invitiamo a darci un parere ragionato sugli errori di Cari, dalle cui scelte tattiche dipende gran parte delle insufficienze.

Staff Tonio


sabato 4 febbraio 2012

VERSO IL LATINA: FORMAZIONE E TATTICA







Con un clima da combinata nordica piuttosto che da partita di calcio e con una trasferta difficoltosa già per la partenza sul ghiaccio delle strade italiane, entriamo nella fase calda del campionato sfidando una delle squadre che probabilmente si è meglio rinforzata durante l'ultima sessione di mercato, attuando spese oculate per giocatori di livello che adesso andremo a conoscere. Il Latina di Ghirotto, almeno quello attuale, non rispecchia la posizione di classifica che occupa: nonostante la sconfitta nell'ultima uscita contro il Bassano, ha ottenuto cinque punti nelle prime tre partite del nuovo anno, battendo la Carrarese e pareggiando a Crema e a Siracusa. Scopriamo, dunque, la formazione dei nerazzurri.

In porta dovrebbe tornare dal 1' il portiere titolare Martinuzzi dopo il primo gettone in nerazzurro dell'ex Benevento Claudio Baican. Difesa composta dall'ex di turno Toscano, che giocherà largo a sinistra, da Cafiero, che occuperà il versante opposto, e dalla coppia centrale Burzigotti-Farina. Non è escluso un inserimento del centrale maltese Agius.

A centrocampo i nuovi arrivati potrebbero ribaltare le gerarchie: verso la conferma il talentuoso Burrai, ex Foggia e Cagliari, così come Matute e Berardi. Potrebbe subentrare Giannusa per dare più carattere al reparto, ma Ghirotto dovrebbe optare per il trio già presente contro il Bassano.

Più incerta la posizione del nuovo arrivo Martignago, che ha concrete possibilità di giocare dall'inizio: essendo un trequartista, potrebbe rappresentare il vertice alto di un robusto centrocampo a quattro, innescando le due punte Tortori e Agodirin, quest'ultimo appena prelevato dal Foggia.

Partiamo dall'attacco. Le assenze di Citro e Jefferson comportano l'inserimento di due attaccanti dinamici e poco propensi al lavoro del centravanti. Sia Agodirin che Tortori giocano sulle fasce, e il tridente mascherato può mettere in crisi i possenti centrali biancorossi che dovrebbero fronteggiare le punte nerazzurre sulla velocità. Incognita a centrocampo, dove i nuovi acquisti in casa Barletta sono comunque
tecnicamente e fisicamente superiori. La difesa poco rocciosa (28 gol subiti) è penetrabile soprattutto con folate esterne, ma Mazzeo non avrà vita facile con i centrali di difesa. Con un centrocampo più ordinato ed intelligente, però, difficilmente il bomber biancorosso dovrà agganciare palloni alti: se diamo profondità alla manovra, l'attacco rischia di trovarsi spesso davanti al portiere.