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mercoledì 9 maggio 2012

(non) CREDIAMOCI ANCORA - UN PO' DI CHIAREZZA (aggiornato)





Notando tanta confusione tra i tifosi e ingiustificato silenzio da parte della Lega Pro, provo a far chiarezza sulle reali possibilità che il Barletta ha di disputare i Playoff (STANDO ALLA DOCUMENTAZIONE E ALLA DICHIARAZIONI ATTUALI)





Aggiornamento 15/05: Ricorso TNAS respinto + Dichiarazioni di Macalli = fine delle speranze.


Il ricorso alla Suprema Corte della Giustizia Sportiva non può essere esaminato in tempo utile pur facendo riguardo alle norme afferenti le fattispecie d'urgenza, previste dall'apposito codice.


Aggiornamento 12/05: Barletta e Bassano non ci stanno !

Presentato da parte dei biancorossi un ricorso presso l'Alta Corte di Giustizia Sportiva:

mossa aggressiva e astuta del Presidente Tatò e del suo entourage
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Nel pomeriggio giunge notizia dell'istanza del Bassano Virtus presso la Lega Pro, il fine è sempre quello di far slittare i Play-off e Play-out:



Aggiornamento 10/05LA VERGOGNA DELLA LEGA PRO...LE DICHIARAZIONI CHE TAGLIANO LE GAMBE E GIUSTIZIA ! PARLA GHIRELLI ALLA GAZZETTA DELLO SPORT



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IL SEGUENTE POST E' IN COSTANTE AGGIORNAMENTO...




Partirò con la possibilità più remota , il famigerato ricorso al TNAS: penso che ormai tutti sappiate che le possibilità che il TNAS smentisca una decisione fondata su una violazione chiara del codice di giustizia sportiva solo per "trascurabilità del flusso di scommesse" siano molto basse se non quasi nulle.


Al centro del dibattito da stamattina tiene banco la questione Calcioscommesse legate alla notificazione dei  deferimenti alle società interessate tra cui una di precipuo interesse nel nostro caso: la Cremonese.


"la società CREMONESE, a titolo di responsabilità
oggettiva, ai sensi dell’ art. 7, commi 4 e 6, e dell’art.
4, comma 2, C.G.S, per gli addebiti mossi ai propri
tesserati sopra indicati.
Con l’aggravante di cui al comma 6 dell’art. 7 del
C.G.S., della effettiva alterazione dello svolgimento e
del risultato finale della gara in questione e della pluralità
di illeciti sportivi commessi (Gervasoni e Paoloni)"



Non nego che è stato piacevole, al risveglio, avere nota di un documento della federcalcio atto ad attribuire URGENZA ai procedimenti stessi dimezzando di fatti i termini per il deposito delle memorie difensive e la costituzione delle parti (secondo questi termini i procedimenti dovrebbero avere INIZIO il 17-18 Maggio).


Tale urgenza è stata dettata dalla Federcalcio su sollecitazione dello spietato PM Palazzi che tiene a voler far rispettare a tutti i costi uno dei principi fondamentali della giustizia sportiva...


il famigerato PRINCIPIO DI AFFLITTIVITA'.


Glossario: Chiamasi PRINCIPIO DI AFFLITTIVITA' quel principio opposto al principio di Rieducazione e che consiste nel comminare sanzioni/pene, sottrarre un bene o un diritto nella maniera che sia più penalizzante possibile per il punito.


In altre parole, facendo un ESEMPIO, se il Bassano dovesse subire, per un motivo o per un altro, una penalizzazione in punti, secondo il principio di Afflittività i punti sarebbero da scontare nella stagione SUCCESSIVA (perchè retrocesso sul campo, la comminazione nella classifica di questa stagione non comporterebbe afflittività, tuttaltro)




facendo il nostro ESEMPIO PIU' CONCRETO, la Cremonese se penalizzata in questa stagione subirebbe un danno ben più importante rispetto all'eventualità che venga punita nella stagione seguente, proprio perchè perderebbe la possibilità di accedere alla lotta per la promozione attraverso i Playoff.




Il gioco sembra fatto....stando a questo principio, stando alla volontà "dall'alto" di farlo rispettare senza se e senza ma, il Barletta sarebbe già da considerare ai playoff.
Se non fosse che, stando alla tempistica, i procedimenti a carico delle società coinvolte si concluderebbero, seppur prima di Playoff e Playout serie Bwin, solo successivamente alla data stabilita per le semifinali playoff di Lega Pro (20 Maggio, solo 2-3 giorni dopo l'avvio del procedimento).




Giungono da più parte indizi sulla volontà di molte squadre di voler far slittare le date dei playoff allineandole eventualmente a quelli previsti per la serie Bwin . Oltre le nostre pressioni, in lega Trapani e Siracusa stanno spingendo fortemente verso uno slittamento proprio per il coinvolgimento dello Spezia.


Tra stasera e domani ci aspettiamo che la Lega Pro si pronunci in merito ai diversi quesiti e pressioni che stanno giungendo da più parti in queste concitate ore.


Aspettiamoci Novità...se è vero come è vero che la giustizia è uguale per tutti, lo deve essere anche per le squadre di Lega Pro e non solo per quelle di serie Bwin. In nostro auspicio, anche per non falsare gli esiti dei playoff, viste le società coinvolte, si opti per uno slittamento.


TENETE D'OCCHIO QUESTO POST, E' IN COSTANTE AGGIORNAMENTO !






lunedì 7 maggio 2012

IL GIORNO DOPO - CAUSE E CONSEGUENZE








All'indomani dell'epilogo preventivato da molti, non auspicato da nessuno, arrivato nel modo più crudele e doloroso che mai, ci troviamo qui a leccarci le ferite di un anno maledetto, di una stagione partita come un razzo...e finita in rima baciata.

Questo post vuole essere un'analisi fredda e spietata (DI CERTO NON POLEMICA) delle cause del triste epilogo stagionale ma anche dei piccoli miglioramenti che possono essere considerati dei passi avanti verso il "professionismo".

I seguenti punti sono stati più volte portati in evidenza da parte della nostra utenza e di altre community biancorosse, procediamo:

Aspettative Gonfiate - la scelta di mettere in chiaro subito le aspettative della società e della squadra è stata una mossa volta a riportare immediatamente l'entusiasmo in città al fine di massimizzare i risultati di campagna abbonamenti e sponsorship...

scelta aziendale ineccepibile
scelta calcistica scellerata visto che poi si è deciso di dare il budget in mano ad un "personaggio" rivelatosi quantomeno poco affidabile, DIRETTA CONSEGUENZA --> Campagna Acquisti Sbagliata, primo nodo cruciale che ha fatto ingarbugliare il resto della matassa.
Dal 1 Agosto è saltata agli occhi l'assenza di terzini validi e la carenza di centravanti. L'acquisto di Di Gennaro aveva inizialmente diviso la piazza, le sue discutibili prestazioni l'anno subito unita sotto l'ombra di un "Margiotta Bis" che l'ha perseguitato per tutta la sua permanenza in biancorosso.

Dilettantismo - nella tifoseria aleggiano amarezza e lamentele legate al fatto che le promozoni e i ripescaggi consecutivi, pur portando in città subito un bel calcio, non abbiano dato il tempo alla società di organizzarsi in modo adeguato a livello dirigenziale e di scrollarsi di dosso quel fardello di "dilettantismo" accumulato in 15 anni di oblio. (Questo aspetto cercheremo di analizzarlo nel dettaglio in un apposito post)

Instabilità della Guida Tecnica - La scelta di Cari per un campionato di vertice aveva lasciato tutti abbastanza perplessi, le continue riconferme durante la stagione iniziata in maniera disgraziata sempre più perplessi, il tardivo esonero aveva unito il sospiro di sollievo alla sensazione di aver perso inutilmente tempo e terreno rispetto alle squadre di vertice.

Settore Giovanile - In tema di scelte inadeguate per una squadra di prima divisione rientra quella di trascurare l'ambito del settore giovanile che, pur partecipando a campionati nazionali, è riuscito a dimostrare quanto questa società abbia pochissime possibilità di pescare da un vivaio di qualità.
Se il Chievo Verona, squadra di un quartiere di Verona, è arrivato dov'è lo deve principalmente alla cultura del settore giovanile e alla professionalità e alle strutture messe a disposizione dalla società fin dagli anni di serie C.
Pensare di destinare un budget sostanzioso al settore giovanile, dotandolo di un centro sportivo e allenatori professionali, sarebbe una scelta lungimirante, non immediatamente improntata al raggiungimento del "sogno", ma volta a garantire un serbatoio di giovani alla società ed una speranza di carriera per i giovani aspiranti calciatori della zona e non...



Come, a nostro avviso e ad avviso di molte community di tifosi biancorossi, questa stagione è stata segnata da scelte poco convenienti seppur comprensibili, c'è da "dare a Cesare quel che è di Cesare" riconoscendo i passi avanti compiuti soprattutto in ambito di immagine e comunicazione da parte della società biancorossa:


Merchandising - L'apertura del Barletta Store online ed in città è il primo passo verso l'avvicinamento della società nei confronti dei cittadini e della città...nei 15 anni di buio e assenza di calcio, il disinnamoramento dei cittadini nei confronti della squadra è stato una mannaia che ancora oggi pesa sulla campagna abbonamenti e sulle presenze allo stadio..
Il prossimo decisivo passo, a nostro avviso, è il cambio di sponsor tecnico ,magari un marchio con più appeal e più qualitativo della Legea !

Comunicazione - Affidare la comunicazione a professionisti del settore è stata una scelta che ha portato a risultati notevoli: aumento esponenziale di fan sui social network, spot televisivi, manifesti e locandine decisamente d'impatto.

Anche in questo ambito abbiamo però da registrare un appunto da porre in evidenza e che verte sulla decisione di aver stipulato un accordo di "preferenza" con un'emittente locale (poi rivelatasi inadeguata). Accordo che ha portato a risultati poco piacevoli come: attriti nei confronti di altri media e malcontento da parte dei tifosi (goccia che ha fatto traboccare il vaso la mancata diretta dell'ultima trasferta a Piacenza).


ogni appunto da parte vostra è gradito e può trovare spazio nella sezione commenti di questo post :)


Staff Charlie
(Twitter: @barlettacalciob)




sabato 5 maggio 2012

ZONA T - Luci ed Ombre







Doverosa introduzione alla nuova rubrica che abbiamo pensato di introdurre fin dalla "festa della donna" e che siamo riusciti a partorire giusto in tempo.
Una donna, una "malata di calcio", una barlettana tifosa con la T maiuscola...oggi sfatiamo il tabù dell'antitesi tra donne e calcio e vi presentiamo Maria T. e la sua Zona T !




A 90 minuti dalla fine. Tempo di bilanci in casa biancorossa. 

Luci ed ombre: una stagione in chiaroscuro quella della compagine barlettana.
Un’altalena di emozioni e di risultati che ha messo a dura prova la fede dei tifosi e le loro coronarie. 
I cospicui investimenti del presidente, una campagna abbonamenti in grande stile, la partenza da “favoriti” avevano generato grandi attese e alimentato le speranze di un ambiente che non aspettava altro se non di ritrovare l’entusiasmo dei tempi d’oro. 


Speranze che, forse, erano destinate fin dall’inizio ad essere disattese. 
Chi si aspettava di trovarsi di fronte ad una generazione di fenomeni in stile Barça (magari non quello di quest’anno), non aveva fatto i conti con le difficoltà di un campionato lungo, estenuante, con trasferte lontane in Polentonia, nel quale le squadre hanno mostrato di equivalersi e dove anche il Sud Tirol ha detto la sua e speriamo continui a dirla per un’altra maledetta domenica.

L’esigente tifoso barlettano, che con scatto agile si può paragonare a quello di Capitan Schettino, in una cosa è insuperabile: abbandonare la nave che sta per affondare! 
E così iniziavano le contestazioni e la frase che più frequentemente si sentiva per le vie delle città era: “Ma che cosa l’ho fatto a fare l’abbonamento?!”, seguita da una serie di improperi in lingua irripetibili. E poi via con il ritiro a Sturno, la vicenda scommesse, il cambio di allenatore: perché noi non ci facciamo mancare nulla!


Ma alla fine di questo tribolato cammino, tale dal far impallidire i Flagellanti e al quale si sarebbe sicuramente ispirato il buon Gibson per la sua Passione, noi CI SIAMO ANCORA.
Forse quello che i nostri calciatori hanno dato era tutto quello che potevano dare e  comunque ci ha portato a lottare fino alla fine. 90 minuti di vera passione per decidere il nostro destino.


Luci ed ombre: la speranza è che la luna gigante di questo weekend possa diradare le ombre e illuminare il nostro trionfo.
Per questo, tifoso barlettano: l’esigente, il titubante, lo snob, l’occasionale, l’accanito, il tirapiedi, il tribunista…metti da parte ogni riserva e sostieni questa squadra che, nonostante tutto, sta a ancora lottando per un sogno


Perché se la vittoria ha cento padri, la sconfitta non deve essere orfana!




Maria T.





VERSO IL PIACENZA: FORMAZIONE E TATTICA






"Se la Cremonese non vince e noi vinciamo, andiamo ai playoff. Se vincono vanno loro, ma se noi non vinciamo e loro perdono va il Sudtirol. Noi dobbiamo vincere, poi vediamo.
Questa frase, tratta dalla Top 5 delle più pronunciate dal cittadino barlettano in questa settimana, ci è ormai ben chiara. E' inutile rimarcare tutto ciò che abbiamo già detto nel Punto Biancorosso e che abbiamo già sentito da domenica pomeriggio a stamattina, quindi manteniamo il sangue freddo e attendiamo l'ardua sentenza. Nel frattempo, entriamo nel weekend più caldo della stagione parlando del prossimo avversario, il Piacenza.

Accantonato Mario Cassano dopo le vicende del calcioscommesse, in porta ha trovato spazio il bulgaro classe '89 Mihail Ivanov. Difesa a quattro con Visconti a sinistra, tallonato dalla concorrenza di un convalescente Ruggeri, e Bertoncini a destra, che ha ormai preso il posto di Avogadri. Al centro è sicuro l'impiego di Bini, mentre mister Monaco dovrebbe continuare ad abbassare in retroguardia il mediano Alessandro Marchi. Occhio alle quotazioni del giovane Giorgi, spesso utilizzato in questo finale di stagione.

A centrocampo torna dopo un turno di squalifica l'ex Brindisi Piccinni, che dunque prende in mano le redini della mediana con Pani. Più avanzati Volpe, Lisi e il giovane Bombagi, sicuro uomo di mercato a partire da luglio. 

In avanti l'unica punta è Marco Giovio, prelevato a gennaio dal Foggia. La sua maglia da titolare è però insidiata dal rientrante Manuel Gavilan, anche se le condizioni non ottimali dello spagnolo dovrebbero indurre Monaco a non rischiarlo dall'inizio.

Al Piacenza le motivazioni non mancano, bisogna evitare la retrocessione diretta e sperare in un buon piazzamento playout. La situazione societaria, però, non è delle migliori e la salvezza sul campo potrebbe anche non bastare. Le motivazioni di giovani come Bombagi, Bini e Ivanov sono la forza trainante degli emiliani, che ormai hanno cominciato a smantellare la rosa. Massima attenzione, quindi, alla promessa scuola Reggina che può ben adattarsi al 4-2-3-1 mascherato di Monaco: la versatilità del tridente alle spalle di Giovio non esclude un ipotetico 4-4-2 con l'ex Foggia e Bombagi in attacco. Centrocampo interessante, con un Piccinni sempre pericoloso quando incontra il Barletta (in gol con la maglia della Lucchese nella prima dello scorso anno), ma che dovrebbe essere facilmente tenuto a bada dai nostri. L'esperienza è tutta a nostro favore, così come il tasso tecnico. Abbiamo tutte le carte in regola per non sbagliare, poi chi vivrà vedrà.


martedì 1 maggio 2012

IL PUNTO BIANCOROSSO - SFIDA ALL'O.K. CORRAL






Era il 4 settembre 2011, cominciava un campionato ambizioso e a Barletta arrivava il temibilissimo Frosinone, appena retrocesso dalla B. Quel pomeriggio avevi annichilito una delle squadre più quotate del girone, lanciando un messaggio forte e chiaro a 17 agguerritissimi avversari. 

Dopo un paio di giornate quello squadrone che sgomitava con le altre capoliste andò scemando, mettendo a dura prova tutto l'ambiente: il pari con l'Andria, il doppio tonfo in casa e il tabù "Puttilli", le critiche pesanti a Cari e l'astinenza da vittorie esterne. La sconfitta nel derby di ritorno e l'esonero del tecnico dopo Latina avevano scosso una piazza tra il disinnamoramento e il sostegno per inerzia dopo tanti anni su quei gradoni.

Ma si sa, quando distribuivano la pazienza tu, tifoso barlettano, ti sei messo in fila due volte. Ed ecco nuovamente insieme giocatori, Società e tifoseria, uniti per rincorrere un obiettivo che forse non è più raggiungibile. O forse si. Ci è voluto un bel po' per ingranare, un mese abbondante, poi è bastato un lampo in una gita lombarda senza grosse pretese per chiedere al compagno di stadio o di divano: "Siamo ancora in corsa?" e sentirsi rispondere: "Siamo ancora in corsa!".

Tra un calcolo e l'altro, passano tre giorni e arriva l'esame più difficile. Quella strana sensazione di fomento e grinta che aleggiava da domenica non era un pesce d'aprile, checchè ne dicesse il calendario, e a dimostrarlo è l'atmosfera di quel mercoledì: bolgia sugli spalti, coreografia, inizio alle 20:45. Non puoi sbagliare, o almeno non tutta la partita. E il gol di Schetter a cinque minuti dal termine depone su una lastra di sangue aretuseo macchiata le spoglie di una squadra sfigurata dalla furiosa rimonta biancorossa.
Quella linguaccia che campeggia su Facebook è la tua linguaccia, quella di chi è pronto a ripartire dopo le feste (e dopo la tragedia di Pescara) più determinato di prima. 

Pensavi che si potesse decidere tutto in una settimana tra Cremonese, Spezia e Carrarese. Ma l'andazzo di un intero campionato torna a galla e strozza in gola le urla di gioia. Per l'ennesima volta sei costretto ad ascoltare le sorti altrui dagli altri campi tra un boato al gol di un ex foggiano e lo sconforto al pareggio dell'avversario, tra l'altro su rigore, quel rigore che tanta rabbia ha procurato ogni volta che qualche arbitro protagonista l'ha voluto concedere da Cremona a Frosinone, da La Spezia ad Andria. 

E così arrivi alla settimana che porta all'ultima giornata della stagione regolare. Tu a Piacenza, loro in casa col terzo incomodo. E' una sfida all'O.K. Corral, il respiro agitato e affannoso attraversa un piccolo tratto di Padania, la nostra Tombstone, ispirata a quella della famosa sparatoria western, e tu sei lì, indirettamente schierato faccia a faccia col nemico. Hai un proiettile in meno, ma un compagno alto-atesino in più che distrae il tuo avversario. Ecco perchè ci devi credere, niente è perduto se tutti remano nella stessa direzione. Nervi saldi e tanta fiducia, potrebbe essere l'ultima volta che ti misuri in un duello, ma anche la prima che ti porta verso l'apoteosi. 

Se in tanti hanno resistito fino al 6 maggio, tra ferite e cali di entusiasmo, vuol dire che il traguardo è ancora possibile, ed anche con buone probabilità. 

Tutti a Piacenza, per il duello decisivo!