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martedì 1 maggio 2012

IL PUNTO BIANCOROSSO - SFIDA ALL'O.K. CORRAL






Era il 4 settembre 2011, cominciava un campionato ambizioso e a Barletta arrivava il temibilissimo Frosinone, appena retrocesso dalla B. Quel pomeriggio avevi annichilito una delle squadre più quotate del girone, lanciando un messaggio forte e chiaro a 17 agguerritissimi avversari. 

Dopo un paio di giornate quello squadrone che sgomitava con le altre capoliste andò scemando, mettendo a dura prova tutto l'ambiente: il pari con l'Andria, il doppio tonfo in casa e il tabù "Puttilli", le critiche pesanti a Cari e l'astinenza da vittorie esterne. La sconfitta nel derby di ritorno e l'esonero del tecnico dopo Latina avevano scosso una piazza tra il disinnamoramento e il sostegno per inerzia dopo tanti anni su quei gradoni.

Ma si sa, quando distribuivano la pazienza tu, tifoso barlettano, ti sei messo in fila due volte. Ed ecco nuovamente insieme giocatori, Società e tifoseria, uniti per rincorrere un obiettivo che forse non è più raggiungibile. O forse si. Ci è voluto un bel po' per ingranare, un mese abbondante, poi è bastato un lampo in una gita lombarda senza grosse pretese per chiedere al compagno di stadio o di divano: "Siamo ancora in corsa?" e sentirsi rispondere: "Siamo ancora in corsa!".

Tra un calcolo e l'altro, passano tre giorni e arriva l'esame più difficile. Quella strana sensazione di fomento e grinta che aleggiava da domenica non era un pesce d'aprile, checchè ne dicesse il calendario, e a dimostrarlo è l'atmosfera di quel mercoledì: bolgia sugli spalti, coreografia, inizio alle 20:45. Non puoi sbagliare, o almeno non tutta la partita. E il gol di Schetter a cinque minuti dal termine depone su una lastra di sangue aretuseo macchiata le spoglie di una squadra sfigurata dalla furiosa rimonta biancorossa.
Quella linguaccia che campeggia su Facebook è la tua linguaccia, quella di chi è pronto a ripartire dopo le feste (e dopo la tragedia di Pescara) più determinato di prima. 

Pensavi che si potesse decidere tutto in una settimana tra Cremonese, Spezia e Carrarese. Ma l'andazzo di un intero campionato torna a galla e strozza in gola le urla di gioia. Per l'ennesima volta sei costretto ad ascoltare le sorti altrui dagli altri campi tra un boato al gol di un ex foggiano e lo sconforto al pareggio dell'avversario, tra l'altro su rigore, quel rigore che tanta rabbia ha procurato ogni volta che qualche arbitro protagonista l'ha voluto concedere da Cremona a Frosinone, da La Spezia ad Andria. 

E così arrivi alla settimana che porta all'ultima giornata della stagione regolare. Tu a Piacenza, loro in casa col terzo incomodo. E' una sfida all'O.K. Corral, il respiro agitato e affannoso attraversa un piccolo tratto di Padania, la nostra Tombstone, ispirata a quella della famosa sparatoria western, e tu sei lì, indirettamente schierato faccia a faccia col nemico. Hai un proiettile in meno, ma un compagno alto-atesino in più che distrae il tuo avversario. Ecco perchè ci devi credere, niente è perduto se tutti remano nella stessa direzione. Nervi saldi e tanta fiducia, potrebbe essere l'ultima volta che ti misuri in un duello, ma anche la prima che ti porta verso l'apoteosi. 

Se in tanti hanno resistito fino al 6 maggio, tra ferite e cali di entusiasmo, vuol dire che il traguardo è ancora possibile, ed anche con buone probabilità. 

Tutti a Piacenza, per il duello decisivo!      



1 commento:

  1. ragazzi io penso che nonostante non siamo piu padroni del nostro destino per quello che abbiamo fatto quest anno restera cmq una grande stagione non dimentichiamo che arriviamo dal fallimento e abbiamo tutti insieme creduto in una risalita(anche se con due ripescaggi) difficilissima io credo che avremo fortuna un altra volta sono fiducioso vinciamo a piacenza e andiamo ai play off forza ragazzi credeteci per voi e per noi ultras barletta sempre nel cuore

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