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giovedì 19 gennaio 2012

FEBBRE DA DERBY !





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E mente dovrei essere con la testa chinata sui libri per fare il mio dovere mi ritrovo qui, una mattina di Gennaio dall'aria limpida e frizzantina col sole che vorrebbe illuminare di più questa città ma proprio non ce la fa...
Sono qui e questo l'avete capito ma i motivi per cui sono dove non dovrei essere sono molteplici e soprattutto legati al fatto che non riesco a tenere la testa lontana dal Derby che ci aspetta.
Chino la testa sui libri, ci riprovo, dopo 30 secondi sono già allo stadio Degli Ulivi con la mia sciarpa biancorossa tra le mani sudate dal nervosismo e la voce che, arrivata sul prato verde, non ritornerà prima di due giorni.
Apro gli occhi e sono nuovamente qui, d'avanti ad una pagina bianca per descrivervi quello che provo da 3 giorni e a 3 giorni da uno dei derby più decisivi della nostra storia, a 90 anni dalla fondazione della società, in una serie C1 (mi piace chiamarla così) mai così competitiva.


Mi fermo a pensare a qualche anno fa, alla trasferta di Noicattaro, di Brindisi, di Grottaglie, di Bisceglie, alle prodezze di perfetti sconosciuti e ai disastri di gente troppo conosciuta.
Ricordo il gol di Rescio contro il Catanzaro e la semirovesciata di un Infantino nel pieno della forma, ricordo le valanghe di gol messe a segno da un Cobra e mi fermo a pensare alla somiglianza della capigliatura/non capigliatura con il nostro attuale bomber Mazzeo.
Ricordo i gol di Medico e di Tramacere nei polverosi campi della Promozione prima, dell'Eccellenza poi.
Ricordo il lavoro sporco di Bacchiocchi e le interdizioni "cattive" di Daleno, le scorazzate sulla fascia di Iraci e le magre prestazioni di Mascia.
Ricordo capitan Lanotte sbraitare contro tutti e tutto quando la squadra non "sudava" la maglia.


Campi polverosi, urla di uomini veri, gesti perfetti di perfetti sconosciuti che da quando hanno indossato la maglia biancorossa hanno subito capito la storia e il blasone che portavano addosso e che avevano il compito, l'obbligo di riportare ai fasti di un tempo.
Oggi siamo a 4 punti dal vertice della C1 e fatico ancora a realizzarlo e avrebbe faticato a crederci anche il mitico Checco Sfrecola un paio d'anni fa, quando sull'orlo del fallimento decise di portare avanti il progetto di tasca sua con una gestione oculata e di successo.


Oggi siamo qui, chi seduto sul posto di lavoro, chi a leggere questo post prima di un pranzo abbondante, chi a cercare di studiare, affetti da uno strano morbo che ci accompagna da quando abbiamo visto per la prima volta la maglia biancorossa.
Oggi siamo ad un crocevia che non è da sottovalutare nè da "biscottare", quello che ci aspetta Domenica è un dentro/fuori dopo Domenica potemmo pesare seriamente le nostre aspettative e dare una svolta positiva o negativa al nostro cammino, al nostro campionato, alla nostra storia.




TUTTI AD ANDRIA !




Staff Charlie



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