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sabato 3 marzo 2012

VERSO LA TRIESTINA: FORMAZIONE E TATTICA







Ripartire, rialzarsi, gara della svolta, boccone amaro, sbollire la delusione. Abbiamo letto e ascoltato queste espressioni almeno due lunedì al mese da settembre a febbraio. Si apre marzo, si apre con una partita in casa, si apre come tutti gli altri mesi: alla ricerca di conferme.
La sconfitta col Sudtirol, come da copione, ha prontamente riaperto ferite tecnico-tattiche di ciociara memoria nonostante la classifica dica che siamo sempre lì, maledettamente in corsa per i playoff, ma con il poco invidiabile bottino di sette sconfitte stagionali e una nuova guida tecnica dalla quale non ci si aspetta certamente una rincorsa al Trapani, ma almeno al Siracusa o poco meno.
Domani c'è la Triestina, prima vittima di processi fallimentari del 2012, addirittura a campionato in corso. E mentre andiamo ad esporvi le caratteristiche dell'avversario, in cuor nostro alimentiamo ancora le nostre speranze di ripresa.

Lasciato andare il talento che risponde al nome di Sergio Viotti, la Triestina affida i pali a Gadignani. Davanti a lui una difesa a tre che non potrà contare sugli squalificati Lima e Tombesi e sul convalescente D'Ambrosio. Nuovamente arruolabili, però, Thomassen e Galasso: i due saranno probabilmente titolari, mentre per l'ultimo posto nella retroguardia alabardata ballottaggio Mannini-Cecchini, col primo favorito.

Centrocampo robusto per Galderisi, che si affida a ben cinque uomini. Allegretti è il faro, il barlettano Gissi e il rientrante Princivalli fanno legna per il regista. L'esperienza di Mattielig e la grinta di Forò non dovrebbero far rimpiangere Rossetti, assente per squalifica. Le assenze di Lima e Tombesi, che avrebbero garantito una maggiore spinta laterale, potrebbero però costringere Galderisi ad optare per un centrocampo a quattro: escludendo un incontrista e avanzando Allegretti la squadra manterrebbe la stessa quadratura sulla mediana e acquisterebbe un maggior equilibrio, in modo da accorciare i reparti e garantire maggior mobilità al reparto avanzato.

In attacco inamovibile Denis Godeas, che sarà supportato da Simone Motta. Scarso, fin qui, l'apporto della seconda punta, che dunque potrebbe far affidamento sulla freschezza del giovane De Vena in caso di scelta del tridente.

Non è la condizione psicologica o l'emergenza in cui versa l'avversario a mettere un po' di timore, quanto la nostra capacità di rimetterci in carreggiata. La Triestina è un avversario difficile a prescindere dal fallimento: tolta la difesa, la più battuta del campionato con 37 gol, gli alabardati dispongono di un centrocampo ad elevato tasso tecnico in grado di mettere in apprensione chiunque, soprattutto sui calci piazzati. L'estro di Allegretti è l'arma in più dei giuliani, il fiuto di Godeas è il colpo in canna. Per bagnare le polveri di una squadra quanto mai in crisi sarà necessaria un'altissima concentrazione, soprattutto da parte di chi ha peccato di superficialità a Bolzano. Retroguardia messa a dura prova dall'esperienza delle punte, attacco che deve sfruttare le frequenti disattenzioni di Thomassen e compagni. Come tante altre volte, si può fare: che sia una di quelle volte buone.


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