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domenica 16 ottobre 2011

VERSO LA TRIESTINA: FORMAZIONE E TATTICA







Il pareggio di mercoledì contro il modesto Sudtirol ha reso ancor più evidente la difficoltà in fase di costruzione di gioco, ma anche il gap dalla vetta: il Pergocrema scappa a +6, il Frosinone a +3 e la Carrarese aggancia sia il Barletta che il Lanciano a quota 12. Al momento sono queste le squadre della griglia playoff, ma alle spalle ci sono due clienti scomodissimi come Trapani e Cremonese, senza dimenticare Spezia, Siracusa e Triestina.
Proprio i giuliani saranno i prossimi avversari dei biancorossi. Il match che si disputerà al "Rocco" è il posticipo dell'ottavo turno: la squadra da affrontare, il clima del match serale e soprattutto lo stadio fanno assaporare il profumo della categoria superiore. L'impianto di Trieste è un gioiellino che fa invidia anche a molti club della massima serie: questo è uno dei punti che deve far riflettere l'intera piazza barlettana circa le proprie ambizioni.
Dopo questa presentazione dell'incontro, possiamo andare a scoprire ciò che ha in serbo per il Barletta mister Discepoli.

In porta confermatissimo Sergio Viotti, uno dei migliori del girone. La linea difensiva alabardata vede Tombesi sulla sinistra e D'Ambrosio sulla destra, mentre la coppia centrale è composta dal 19enne Izzo e dal danese Thomassen, l'unico diffidato della squadra.

Centrocampo a tre ricco di qualità, ma a livello fisico e di corsa i ritmi si abbassano notevolmente: i titolari dovrebbero essere Mattielig, Allegretti e Princivalli, tutti over 30 e non eccessivamente alti. A rinforzare il reparto, magari a partita in corso, potremmo trovare il nostro concittadino Riccardo Gissi, che andrebbe ad imprimere una predisposizione di contenimento da mediano di rottura.

In avanti, l'assenza di Villar non inciderà sulle scelte di Discepoli: sicuro l'impiego di Simone Motta alle spalle di Curiale e Godeas. Le due punte hanno messo a segno 8 delle 13 reti complessive (secondo miglior attacco, solo la Cremonese ha fatto meglio con 14 realizzazioni).

Il gioco triestino fa leva senza dubbio sull'estro dei grandi centrocampisti con esperienze decennali in B, ma anche un reparto offensivo che alterna corsa e movimenti giusti non va sottovalutato: l'attacco svaria grazie agli scatti di Curiale, che lavora ottimi palloni dalla destra per Godeas. Il classico stile di collaborazione tra i due centravanti vede la corsa e l'agilità del funambolo italo-tedesco nell'uno contro uno, che conclude il suo lavoro piazzando cross bassi e arretrati per l'ex Mantova che si ferma un attimo prima e manda fuori causa i marcatori.
Croce e delizia della squadra è però la palla inattiva: in fase offensiva capitan Allegretti pennella parabole con una percentuale di pericolosità altissima, mentre la linea difensiva non regge bene l'impatto con gli avversari quando è costretta a contenere. Marcature abbastanza leggere, i centrali concedono qualche centimentro di troppo nonostante altezza e forza fisica non indifferenti. Occhio dunque al lavoro da fare su Godeas e ad entrambe le fasi dei calci piazzati. Potrebbe esserci il primo timbro di Mengoni, ma l'importante è non tornare a casa a mani vuote.

Staff Tonio


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