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domenica 2 ottobre 2011

LE PAGELLE DI BARLETTA-LATINA







L'imperativo non ha funzionato. Per niente. Un Barletta tatticamente sterile non va oltre il pari contro un modestissimo Latina. E la sorte ha voluto che davanti non ci fossero Cremonese, Spezia o Frosinone. Squadra tremendamente molle in fase offensiva, sfilacciata a centrocampo e disordinata in difesa: biancorossi che rischiano più volte addirittura il tracollo, ma qualche salvataggio miracoloso in area piccola ha graziato una squadra presuntuosa, supponente e svogliata. La questione del modulo iniziale e della lettura a partita in corso è una componente spesso al centro dell'attenzione, ma non dimentichiamo il tassello fondamentale che serve ad ogni squadra: la fame, la mentalità vincente. Questa squadra al momento non ne ha, e ci associamo mestamente ai fischi del "Puttilli" tramite le pagelle.

Pane 6: nessuna colpa sul gol, sventa anche un colpo di testa di Berardi. L'unico che ha garantito sicurezza.
Mazzarani 5,5: passo indietro rispetto alle scorse apparizioni per il terzino destro, cerca di dispensare qualche pallone giocabile, ma rallenta insieme all'intera manovra nel momento topico del match.
Angeletti 4,5: spaesato in attacco, assente in difesa. La fascia sinistra è totalmente avulsa dal gioco biancorosso sia in avanti che in difesa, e l'ex Atletico concede una prateria nell'azione che porta al pareggio.
Migliaccio 5: disordinato su palla inattiva, non garantisce certezze al reparto e si fa trovare fuori posizione sul contropiede decisivo.
Mengoni 5,5: come sopra, ma non ha le stesse colpe sul gol. Prova a rientrare in difesa per contrastare l'offensiva nerazzurra, ma per recuperare la posizione a centro area è inevitabile lasciare libero l'attaccante che batte a rete indisturbato.
Guerri 5: solo quantità per il capitano, che paralizza la manovra quando passa dal centrocampo. Poco deciso anche nei contrasti, è mancata la cattiveria che contraddistingue l'onesto mediano di rottura.
Menicozzo 5: gioca qualche sprazzo di gara a buon livello, poi sparisce letteralmente dal campo lasciando ogni pallone a Giannusa e Berardi. Fuori condizione, centrocampo inadatto per le ambizioni biancorosse.
Franchini 4,5: mezzo punto in più per l'assist a Cerone, per il resto assente ingiustificato. In fondo, non è adeguatamente valorizzato giocando con questo ruolo.
Simoncelli s.v.
Mazzeo 4: lo specchio della presunzione del Barletta. Palla costantemente attaccata al piede, avrebbe potuto concludere a rete almeno una decina di volte, ma vuole entrare in porta dopo svariati dribbling, tocchi d'autore e cerimonie inutili. La sua irritante sufficienza lo proietta di prepotenza sul banco degli imputati.
Di Gennaro 4,5: paga in parte il poco dialogo dei compagni in fase di costruzione, in parte una giornata no che gli impedisce anche le semplici sponde. Deve rifiatare, è dannatamente indispensabile un'alternativa alla sua altezza.
Cerone 5,5: qualcosina in più per il bel gol, ma anche lui è estremamente lento e limita la velocità di un gioco già di per sè senza identità tecnico-tattica.
Di Cecco 5: alla pari dei suoi compagni di reparto, inferiore sul piano fisico e tecnico rispetto agli avversari, che al contrario corrono costantemente.
Zappacosta 5,5: qualche bello spunto nel finale, anche un pregevole sombrero che dà il là ad un'azione pericolosa, ma entra nel momento sbagliato e attraverso un cambio alquanto discutibile.
Cari 4,5: emblema di un'involuzione tattica che si è concretizzata in meno di un mese. Quando la partita è sull'orlo di una crisi di nervi, attua sostituzioni inspiegabili che non danno la svolta alla partita. Che questo sia il voto d'addio?

Aspettiamo le vostre considerazioni, le vostre pagelle e, perchè no, i vostri consigli e rimedi per questa situazione che comincia a farsi davvero spigolosa.

Staff Tonio






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