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sabato 8 ottobre 2011

VERSO IL BASSANO: FORMAZIONE E TATTICA







Dopo una settimana fatta di angoscia, drammi e cordoglio, torniamo a parlare di calcio: domani pomeriggio si apre una settimana quanto mai intensa per i colori biancorossi, che dovranno fronteggiare nel giro di otto giorni Bassano, Sudtirol e Triestina. Si comincia dalla sfida di Bassano del Grappa, con il Barletta chiamato per l'ennesima volta al riscatto dopo un paio di prestazioni deludenti e soprattutto obbligato a dare un contributo significativo ad una Città stordita, ferita nel profondo dagli avvenimenti che si sono susseguiti da lunedì a giovedì. L'orgoglio cittadino, il testimone della rinascita è dunque passato nelle mani dei ragazzi di Cari, quindi apprestiamoci a scoprire l'avversario del sesto turno: il Bassano di Osvaldo Jaconi.

In porta è scontato l'utilizzo di Vincenzo Grillo, mentre in difesa è da verificare l'ipotesi di una conferma del 4-4-2, che finora è l'unico modulo che ha garantito un punto ai giallorossi: Basso a destra e Lorenzini a sinistra gli esterni, Porchia e il giovane Scaglia i centrali. In caso di difesa a tre, sarà il terzino sinistro ad avanzare sulla linea di centrocampo.

In mezzo al campo agirà la coppia Proietti-Caciagli, mentre sulla sinistra torna Bonetto dopo l'assenza nel match esterno contro il Sudtirol. Sulla destra fiducia a Marcelo Mateos, il migliore dei suoi in Trentino.

L'attacco giallorosso, invece, verte sull'insostituibile Longobardi, già trascinatore dello scorso anno: per un posto accanto a lui, Jaconi dovrà sciogliere il dubbio Guariniello-Gasparello. Sarà probabilmente il secondo a scendere in campo dal primo minuto, ma non è da escludere sia un cambio dell'ultimo momento, sia un ritorno al modulo delle giornate precedenti che ha favorito più volte un folto attacco.

Un Bassano che ha davvero bisogno di punti per schiodarsi dalla penultima posizione (l'ultima sul campo, il Piacenza è a quota zero con -4 in classifica), un Bassano che si affida all'estro e all'esperienza dei suoi esterni per mettere sotto scacco l'avversario: Basso è un buon laterale, ma i 35 anni sul groppone si faranno sentire, mentre Lorenzini è un giovane versatile che però non ha ancora dimostrato di garantirsi la piena fiducia di Jaconi. Occhio dunque a Bonetto e soprattutto a Mateos, i laterali di centrocampo che non disdegnano l'uno contro uno e che hanno una buona tecnica da mettere in mostra. Angeletti e Mazzarani avranno il loro bel da fare, così come Migliaccio e Mengoni, che stavolta non dovranno farsi sfuggire due punte non proprio facili da gestire.


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