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sabato 1 ottobre 2011

VERSO IL LATINA: FORMAZIONE E TATTICA







Tornare a vincere: questo l'imperativo che vige in casa biancorossa dopo il brutto stop di Lanciano, che ha lasciato non poche perplessità riguardo lo schieramento "da trasferta" del Barletta di Cari, che non sembra poter giocare con lo stesso modulo sia in casa (quandosi è obbligati a fare la partita) sia fuori (quando bisogna attendere l'irruenza dell'avversario con uno schieramento più attento dietro).
L'imperativo di questo caldo week-end di inizio ottobre è ostacolato da una squadra nerazzurra e da un ex allenatore. Il Latina di Stefano Sanderra sta risalendo faticosamente la china dopo un avvio stentato, fatto di un pareggio interno (1-1 col Siracusa) e di due sconfitte consecutive. Fino a domenica scorsa, fino all'exploit di Bassano con un gol di Jefferson ad un quarto d'ora dal termine.
Sarebbe il caso di dire che da Bassano a Barletta ce ne passa, ma la prudenza non è mai troppa, soprattutto con la bilancia dello stato psicologico che pende dal lato laziale.
Andiamo dunque ad analizzare la squadra attesa al "Puttilli" dal Barletta, che cerca la vittoria da ormai venti giorni.

Tra i pali riconfermato Martinuzzi, mentre la cerniera difensiva ha qualche defezione: sulla sinistra è corsa a due tra Toscano e Maggiolini per sopperire all'assenza dello squalificato Farina, mentre al centro troviamo Mariniello e probabilmente Agius. Sulla destra ballottaggio Toninelli-Cafiero, col primo ampiamente favorito.

Sanderra schiera un centrocampo a tre che fa blocco al centro, avendo in attacco due esterni talentuosi. Giannusa fa da schermo alla difesa, Berardi e Matute dialogano e impostano le geometrie offensive.

Geometrie che però passano dai piedi di due tra i giovani più interessanti dell'intera Lega Pro: a sinistra c'è Marco Fossati, diciottenne non molto alto ma estremamente rapido palla al piede, mentre dall'altra parte ecco Emiliano Tortolano, per la seconda stagione a Latina: il ventunenne è già andato in doppia cifra lo scorso anno attirando le attenzioni di moltissimi club, ma la sua scelta di rimanere in nerazzurro lo sta premiando ed è uno dei perni dello scacchiere di Sanderra. La prima punta sarà probabilmente Jefferson, confermato dopo il gol partita di Bassano, anche per via della condizione non eccelsa di Babù e Tortori, il cui impiego a partita in corso non è comunque da scartare.

Come si può notare, le maggiori qualità del team laziale sono esaltate dal gioco largo dei talentini offensivi, che possono avvalersi dell'ottima spinta di un giovane terzino come Toninelli (accostato in estate al Barletta) e di un altro laterale navigato come Maggiolini, qualora dovesse partire titolare. La difesa è rocciosa, nonostante i centrali non siano altissimi, il centrocampo è qualitativamente valido e il reparto offensivo è oro sia per la società che per i procuratori degli attaccanti.
Una bella squadra insomma, che però dovrà fare i conti con la voglia irrefrenabile di rivalsa dei biancorossi, sicuramente spronati a dovere dalle parole di Tatò in settimana.

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Staff Tonio


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