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lunedì 10 ottobre 2011

LE PAGELLE DI BASSANO-BARLETTA







Bisognava vincere, e così è stato. Finalmente, viene da dire, dopo tre match discutibili. Anche nella lunga trasferta di Bassano, con una ristretta rappresentanza di tifosi biancorossi, abbiamo però constatato una squadra poco brillante e incisiva in attacco, soprattutto per le assenze e le scelte tecniche nel caso di ieri. Bene la difesa, per il centrocampo ordinaria amministrazione.

Pane 6,5: piacevole conferma (non si può definire sorpresa) il portierone classe '90 ex Cavese. Mai una sbavatura nelle uscite, buona la direzione della difesa, abile a controllare senza patemi le timide sortite venete.
Migliaccio 6,5: torna ai livelli di inizio campionato il roccioso difensore biancorosso. Marcature morbose, non ricorre mai al fallo ed è provvidenziale nell'ostacolare lo stacco a centro area di Longobardi, con la sfera che termina lentamente a fil di palo.
Mengoni 6,5: sullo stesso livello del compagno di reparto. Se Migliaccio salva in extremis su Longobardi, lui si avventura in una bella girata che esalta i riflessi di Grillo.
Angeletti 5,5: si perde qualche volta di troppo Ferretti e concede quel metro decisivo nell'uno contro uno. Ad una fase difensiva così così, contrappone una costante progressione offensiva sostituendosi spesso ad uno spento Cerone.
Mazzarani 6: solita corsa sulla destra senza un attimo di sosta. Questa volta troppa corsa a vuoto, ma dalle sue parti comunque non passa nessuno.
Guerri 6: il solito compitino senza strafare, tanta corsa e quantità. Non sarà un fenomeno, ma a centrocampo serve in almeno 30 partite su 34.
Zappacosta 6: il fisico non lo aiuta granché nei contrasti, non regge perfettamente all'impatto con gli avversari e Mateos svaria troppo facilmente dalle sue parti. Conquista la sufficienza grazie alla verticalizzazione che propizia il vantaggio.
Cerone 5: svogliato, statico. Si estromette dalla manovra e non dà il cambio di passo sulla sinistra. L'espulsione lo eleva a peggiore in campo della squadra.
Mazzeo 5,5: in via di miglioramento dopo la prestazione da sangue alla testa di domenica scorsa. Ancora innamorato perso del pallone, spesso lo perde, altre volte si inventa giocate d'alta scuola in mezzo a più avversari. Ricorda Rajcic, anche nella discontinuità.
Schetter 7: migliore in campo senza alcun dubbio, il gol vale il prezzo del biglietto come quello messo a segno con l'Andria. Continuare a schierarlo sulla destra, però, è un suicidio. Basta accentrarlo, nemmeno metterlo sulla sinistra, per vedere prodezze del genere.
Infantino 5: ci mette la voglia, la grinta, la cattiveria, ma non è da Prima Divisione. Da prima punta allontana dall'area il trio a suo supporto, e da solo non azzecca quasi nulla. Spreca un'ottima palla gol, poi subentra il nervosismo.
Menicozzo 5,5: entra per Zappacosta e gioca allo stesso modo. Mezzo voto in meno per un contropiede buttato alle ortiche.
Pisani s.v.

Come sempre, attendiamo le vostre considerazioni post-partita.

Staff Tonio


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