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sabato 14 aprile 2012

VERSO LO SPEZIA: FORMAZIONE E TATTICA







Il Siracusa è il passato. La classifica è ormai carta straccia, ogni avversario ha le sue motivazioni per mettere in campo tutta la determinazione necessaria per raggiungere il proprio obiettivo, dal Trapani al Bassano senza distinzioni. Ma noi siamo Barletta, e dobbiamo essere più bravi, più concentrati, più cinici, più tutto. Contro di noi non ci sarà esattamente il fanalino di coda, ma a contare di più è la fame, la grinta.
Non sono frasi fatte, è la sintesi dell'aria che si respira in questi giorni. C'è tensione, ma tanta adrenalina. Un po' di apprensione, ma abbiamo gli occhi sbarrati dalla voglia di sbaragliare la concorrenza. E allora immergiamoci definitivamente nel clima di questo Barletta-Spezia, sperando di riemergere con tre punti in più. A voi l'avversario.

In porta nessun dubbio, confermato Danilo Russo. Difesa a quattro con Lucioni e Murolo al centro, mentre sono tanti i problemi sulle fasce: out Bianchi, Mora e Pedrelli, quindi corsia destra affidata a Ferrini e sinistra a Ricci, con Gentili ad insidiare entrambe le maglie da titolare.

Centrocampo con meno grattacapi e con l'imbarazzo della scelta. Schieramento a tre, formato da Bianco vertice basso davanti alla difesa, Casoli più avanzato sulla destra e Buzzegoli sulla sinistra. Mix particolarmente ostico: fisico e buona visione di gioco sulla mediana, velocità e dinamicità in regia a ridosso del trequartista.

Il numero 10 è uno dei più temibili dalla Serie B in giù, e in Liguria sta ritrovando gli stimoli giusti dopo un periodo iniziale opaco: Ighli Vannucchi, ex Empoli, vale ancora un contratto prelibato in alta Lega Pro. Ma non è finita qui: l'attacco spezzino vanta due punte di assoluto valore, anche se hanno un po' deluso le aspettative. Marotta, a lungo inseguito anche dal Barletta, è arrivato a gennaio e ha siglato solo tre reti, mentre Evacuo ha segnato su rigore 8 delle 13 marcature attuali. Panchina di lusso, con il brindisino Iunco e Guerra pronti a subentrare.

Lo Spezia è una squadra da prendere con le pinze, anche con vari giocatori indisponibili. L'assenza dei terzini titolari, però, rappresenta una ghiotta occasione per sfondare il fortino ligure con Schetter e, perchè no, con Mazzarani e Petterini. Ben più rilevanti i grattacapi creati da mediana e attacco: davanti al buon presidio di Bianco troviamo due giocatori simili come Buzzegoli e Vannucchi, che potrebbero scambiarsi di posizione e alternarsi nel supporto alle punte e nel contenimento in fase di stallo del match, mentre Casoli è sicuramente uno dei maggiori pericoli sia in percussione, sia sullo scatto. Con un Mengoni in più avremmo maggiore tranquillità in occasione delle folate di Marotta ed Evacuo. Migliaccio e Pelagias (o Pisani) dovranno faticare parecchio per arginare i due attaccanti, e non solo dal punto di vista fisico: servirà anche una buona dose d'astuzia soprattutto in area, visto il rigore facile nei confronti degli aquilotti.


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