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sabato 26 novembre 2011

VERSO LO SPEZIA: FORMAZIONE E TATTICA







Dopo la sconfitta rimediata sul terreno stregato di Siracusa, il Barletta si appresta ad affontare la seconda trasferta consecutiva contro quella che, sulla carta, era ed è considerata ancora adesso la squadra col miglior organico del girone, nonostante due mesi di poche luci e tantissime ombre. La partita di domani rappresenta una cosiddetta "seconda chance" per i biancorossi, che a Siracusa hanno dimostrato una grande intensità e un buon impegno, dimenticando però la caratteristica fondamentale di una grande squadra: la concretezza.
La chiave di lettura è la stessa di domenica scorsa, si va a La Spezia provando a fare la partita (perchè abbiamo i nomi e le qualità per farlo, checchè ne dica chi non crede in questa squadra), con la differenza che questa volta la mettiamo nel sacco. Se non dovesse materializzarsi quest'ultima componente, rischiamo nuovamente di tornare a casa a mani vuote, perchè difficilmente l'artiglieria bianconera grazierà l'ennesimo avversario.
Andiamo a vedere, dunque, chi è lo Spezia di Michele Serena.

Porta blindata dall'ex Vicenza Danilo Russo, grande protagonista nel pareggio di Bassano con grandi interventi sulle punte giallorosse. Difesa che farà a meno di Pedrelli e capitan Bianchi: con gli esterni da reinventare, salgono le quotazioni di Enow sulla destra e del nuovo acquisto Mora sul versante opposto, senza dimenticare la duttilità di un Ferrini in grado di giocare su entrambe le fasce. Al centro confermato la coppia Murolo-Lucioni, con l'umbro nelle vesti di grande ex.

Per Serena è vasta scelta a centrocampo: doppio ballottaggio in corso, con Buzzegoli e Carobbio a concorrere per le chiavi della regia e Bianco e Papini a lottare per un posto davanti alla difesa. Madonna e Casoli dovrebbero completare il reparto giocando più decentrati, anche se il pieno recupero di Vannucchi può scombinare i piani di un allenatore che finora non ha mai schierato lo stesso centrocampo due volte.

L'attacco comporta meno dubbi: Evacuo-Mastronunzio è la coppia stellare, ma finora solo 6 gol in 2 per due dei tre grandi acquisti della magica estate degli aquilotti. L'altra punta di diamante, Antimo Iunco, ha saltato le ultime quattro partite e probabilmente continuerà a sperare in un posto a partita in corso.

Inutile appellarci agli scarsi risultati fin qui collezionati dalla corazzata costruita per demolire il girone: lo Spezia resta una delle squadre più forti anche all'undicesimo posto. Certamente l'assenza dei laterali bassi titolari grava su un centrocampo che dovrà coprire un raggio d'azione maggiore di quanto già non faccia di solito, ma le rapide progressioni di talenti come Casoli e Madonna rappresentano un pericolo comunque di prim'ordine per un recuperato Mazzarani e un Angeletti chiamato a tornare sui livelli di inizio stagione.
Troviamo un avversario che sa gestire palla, sa verticalizzare, sa mantenersi corto e sa trovare le punte sempre frontali allo specchio: continuare a giocare anche su questo campo con una difesa alta e con un centrocampo senza un punto di riferimento tecnico-tattico può comportare seri pericoli alla retroguardia biancorossa, costretta anche a limitare i palloni a scavalcare i reparti, visto che la difesa bianconera può contare sui nostri stessi centimetri. Mai come questa volta saranno fondamentali le accelerazioni dei nostri esterni, forse aiutati più da Mazzeo, bravo a farsi trovare a ridosso dei compagni e a concludere da fuori, che da Cerone, lento e più facile da raddoppiare per i difensori che escono ai 16 metri.



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