domenica 18 settembre 2011
LE PAGELLE DI BARLETTA-ANDRIA
Nessuno, nemmeno il più pessimista, avrebbe azzardato il 2-2 dopo mezz'ora di gioco. Sembrava un Barletta dilagante, partito sornione e poi salito in cattedra alla grandissima dopo qualche timido tentativo andriese. Due punti persi, non c'è che dire. Più per demerito dei biancorossi, probabilmente, che non solo hanno allentato le marcature proprio quando il gioco si faceva più duro, ma che hanno anche diminuito la mole di gioco che avrebbe senza dubbio garantito il ko tecnico degli uomini di Di Meo.
L'Andria ha avuto il merito di sfruttare le varie disattenzioni dei biancorossi, sprecando addirittura due clamorose occasioni del 2-3 a fine gara.
Partita nervosa, caratterizzata da tantissimi interventi al limite della regolarità che hanno portato alla sotituzione di Mengoni e alla fasciatura sulla testa di Mazzarani.
Piccola nota: l'assenza di Angeletti ha sballato l'assetto tattico, meno compatto del solito. Serve come il pane.
Sicignano 5: colpevole sul primo gol, uscita degna dei vari portieri che si sono alternati la scorsa stagione. Dopo i miracoli di Prato, involuzione del portiere ex Lecce. Qualche colpa anche sul secondo gol per via della scarsa rapidità in uscita su Del Core, meno sicuro anche sul resto degli interventi da calcio piazzato o da cross.
Pisani 5: ha le maggiori colpe sul gol del pareggio andriese, incapace di tener testa a Del Core nonostante il raddoppio con Migliaccio. Poco deciso anche sulle marcature e sui contrasti, impeciso nei tocchi in verticale.
Mazzarani 6,5: ancora una buona prova per il jolly difensivo. Mette un traversone d'oro per la testa di Di Gennaro nell'azione del 2-0, vale come un assist. Nella ripresa cala un po', vuole strafare e finisce per perdere qualche pallone di troppo.
Migliaccio 5,5: ancora prova sottotono per il centrale ex Taranto, ha alcune colpe sul gol di Del Core, ma nel complesso partita senza infamia e senza lode, non è il vero Migliaccio.
Mengoni 6,5: domina su ogni pallone finchè è in campo, poi è costretto al forfait dopo ripetuti scontri con gli avversari. Dopo il cambio, molta sofferenza in più in difesa.
Di Cecco 5,5: ben figura per tutto il periodo del vantaggio, poi cresce il centrocampo dell'Andria e cede sotto i colpi della tecnica di Paolucci ed Evangelisti.
Hanine 6,5: tanta, tanta volontà a centrocampo, soffre all'inizio ma poi cresce a vista d'occhio. Raggiunge l'apice quando passa ad esterno offensivo, spina nel fianco della difesa biancazzurra. Di Meo prova ad invertire ripetutamente i terzini per provare a contrastarlo.
Franchini 6: la sufficienza è per il gol, ma durante tutto il match regala pochissimi spunti degni del giocatore che davvero voleva Tatò. Quando Mazzeo e Di Gennaro cercano le triangolazioni con lui, si nasconde dietro il proprio marcatore e il fisico non lo aiuta ad emergere.
Schetter 7: moto perpetuo sulla corsia di competenza, Cari si ostina però a metterlo a destra. Con un Franchini così opaco, l'ex Cavese merita una chance nel suo ruolo naturale. Il gol da cineteca lo proietta a migliore in campo tra i biancorossi.
Mazzeo 6: continua la fase discendente del fantasista biancorosso, collabora poco con i compagni di reparto e spesso si intestardisce in infruttuose azioni personali. Ha però il merito di portare via l'uomo in ogni circostanza, lasciando spesso praterie agli esterni che alimentano l'azione.
Di Gennaro 6: solita partita di sostanza per la punta biancorossa, ancora a secco. Tante sponde, tanta lotta con Mucciante e Cossentino, tanta sfortuna nel colpire il palo dopo uno stacco di testa d'antologia che comunque propizia il raddoppio. Cala vistosamente alla distanza, Cari deve inventarsi qualcosa per farlo rifiatare.
Pelagias 5,5: spesso insicuro sulle palle alte, solo tanta quantità in fase di disimpegno, tra l'altro disordinato. L'ingresso prematuro ha condizionato la sua prestazione e il risultato.
Masiero 5: totalmente assente dalla manovra, lascia spazi impensabili a Manco e non spinge quanto dovrebbe. Niente di nuovo, non è un giocatore di categoria, fa sentire l'emergenza difensiva.
Guerri 5,5: ingresso fuori luogo il suo, il momento particolare della gara necessita di un salto di qualità, di un'accelerazione in grado di garantire la giusta spinta offensiva. A partita compromessa, si becca un'insufficienza per cause di forza maggiore.
Cari 5: paga il black-out della squadra, ma anche le scelte a partita in corso non si rivelano esattamente quelle di Prato.
Attendiamo, come sempre, le vostre personalissime pagelle e i possibili ritocchi in base alla vostra idea del derby.
Staff Tonio
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Voti che ci stanno tutti.
RispondiEliminaDi gennaro però,a mio avviso, mi sembra un po' statico. Credo che non riesca ancora a tenere per tutti i 90° minuti di gioco. Non capisco perchè cari non ha fatto entrare infantino,sono tre partite di seguito che sta in panca,l'anno scorso ai "cugini" ha rifilato una bella doppietta. Sicuramente qualcosa,a noi estranea, sarà successa.
Il problema della sostituzione della punta è una discussione ardua: inserendo Infantino per Di Gennaro, sarebbe necessario scalarlo ad esterno con Franchini trequartista centrale e Schetter esterno sinistro, suo ruolo naturale. Mazzeo andrebbe a fare una mobile prima punta che potenzialmente può svariare lungo tutto il reparto con grande facilità, cosa che non è possibile con Infantino centrale d'attacco poichè Mazzeo si troverebbe troppo lontano dalla porta, vedi Barletta-Carrarese.
RispondiEliminaLa soluzione ci sarebbe, sta a Cari mostrare la versatilità della squadra in tutto il suo splendore tecnico-tattico: un bel cambio di modulo. Comunque fiducia ad oltranza. Il vero Barletta non è certamente quello visto domenica e si sa da Borgovilla a Santa Maria. A buon intenditor, poche parole...