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domenica 11 dicembre 2011

LE PAGELLE DI CARRARESE-BARLETTA







Siamo prossimi al giro di boa e l'unica certezza fin qui appurata è che abbiamo già fatto troppe volte l'interpretazione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Partite che abbiamo vinto giocando sottotono, partite perse con la consolazione del gioco espresso e altre pareggiate con una marea di rimpianti. L'ultimo caso si è riproposto oggi pomeriggio al "dei Marmi" di Carrara, dove il Barletta ha fallito l'occasione di farsi prepotentemente largo tra le primissime e agganciare le seconde alle spalle del Siracusa. Di fronte una Carrarese che ha giocato a sprazzi, lasciando ai biancorossi il pallino del gioco e capace di rendersi pericolosa solo su calci piazzati conquistati per rifiatare.
Discutibili anche oggi le scelte a sorpresa di Cari, che forse avrebbe guadagnato qualche punticino nella graduatoria della fiducia se avesse schierato Schetter dal primo minuto, senza dimenticare la completa rinuncia a Franchini. Questi voli pindarici, però, non saziano la nostra sete di vittoria, quindi andiamo ad analizzare le prestazioni odierne e catapultiamoci immediatamente nell'ultimo atto dell'anno solare per riprendere la marcia interrotta sette giorni fa.

Sicignano 6: nessun intervento rilevante per l'estremo biancorosso. Nota di merito per il coraggio mostrato nell'uscita su Merini.
Mengoni 6,5: buona la prova del centrale difensivo, che respinge con diligenza gli attacchi carrarini e dirige egregiamente la difesa. Il giallo è l'unico neo di una prestazione più che sufficiente.
Migliaccio 6,5: stesso discorso fatto per Mengoni, anche per l'ammonizione. Collabora bene con il collega di reparto nel fermare la possanza fisica di Cori e gestisce con eleganza più di un possesso.
Pelagias 6: voto di stima per il cipriota, reduce dalla bella partita di domenica. Si limita al compitino, arginando Orlandi e impostando in orizzontale. Poca proiezione offensiva, resta un po' sulle sue.
Mazzarani 6,5: anche questa è una costante della prima parte di campionato. Spina nel fianco di Pasini e Giovinco, bene nel dialogo con i centrali di centrocampo e nelle sovrapposizioni fulminee che costringono al raddoppio la difesa toscana.
Guerri 5: ancora insufficiente il capitano biancorosso, che concede solo quantità, per giunta a mezzo servizio. Col passare dei minuti cala l'intensità e aumentano gli errori su concetti basilari di rifinitura, rischiando anche con un retropassaggio a Sicignano.
Di Cecco 6,5: buon rientro del centrocampista ex Lanciano, più a suo agio con questo assetto tattico. Attacca spesso lo spazio, prende in mano le redini della mediana e accorcia frequentemente i reparti.
Cerone 5,5: spesso imbrigliato nella manovra gialloblù e fatica ad emergere tra le maglie dei padroni di casa, ma prova a far partire l'azione e dimostra un po' di volontà in più rispetto a domenica. Non è abbastanza, ma è già qualcosa.
Simoncelli 6: partita di sostanza per il laterale romagnolo, che non disdegna qualche buono spunto sulla corsia di competenza bruciando in velocità Pasini. Cala alla distanza, ma il suo contributo è positivo.
Mazzeo 6,5: si può dire che si è mangiato qualche gol di troppo, questo è vero, ma è l'unico a tenere viva la trama offensiva ospite con continui cambi di passo e movimenti in verticale. In due delle tre occasioni nitide il merito è di Nocchi e Anzalone, se avesse messo quella palla al 95' sarebbe tornato sui livelli di Trieste.
Infantino 5: Cari gli dà una chance importante, lui la spreca con una prestazione anonima. Fatica a farsi trovare pronto e a ritagliarsi un po' di spazio prezioso: l'unica occasione buona la spreca ciccando la palla con un piattone a colpo sicuro.
Schetter 6,5: cambia la marcia di un Barletta che ha sì la supremazia territoriale, ma che ha difficoltà nel creare gli spazi per le palle gol. Gioca 20 minuti abbondanti, troppo pochi per cambiare la partita ma sufficienti per far capire al mister che di lui non può fare a meno.
Di Gennaro 5,5: entra già sottotono, prova a lottare con Anzalone e Benassi ma senza grossi risultati. L'unica palla gol che ha sui piedi viene smorzata dalla difesa, ma lì una vera punta deve metterla dentro.
Menicozzo s.v.

Come sempre, attendiamo le vostre considerazioni sulla giornata odierna.

Staff Tonio


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