sabato 27 agosto 2011
Viaggio nel Tempo
Approfitteremo del tempo a vostra disposizione per parlarvi di tempo e di come spenderlo al meglio.
Con questa breve premessa abbiamo l'onore e l'onere di divulgare la voce per il compimento di una grande impresa che va ormai avanti da anni, una ricostruzione cronologica, archeologica e sportiva portata avanti dall'immenso Max Penza, uno dei tifosi più veri del nostro Magico Barletta.
Il blog che vi proponiamo oggi ha l'obiettivo di ricostruire 90 anni di vita della società barlettana recuperando tutte le informazioni possibili relativamente ai singoli giocatori che negli anni, anche e soprattutto quelli della seconda guerra mondiale e del buio calcistico degli anni novanta, hanno indossato la casacca biancorossa.
VISITATE ORA : http://calciatoribarletta.splinder.com/
Serve un ultimo sforzo per completare gli ultimi tasselli, ricostruire la storia di quei giocatori che hanno indossato la gloriosa casacca biancorossa, e per questo serve il vostro aiuto e l'aiuto di tutti i barlettani!
Per qualsiasi indicazione utile fate riferimento alla mail barlettacalcio@gmail.com
giovedì 25 agosto 2011
FantaBarletta 25/8
Dopo le ferie, FantaBarletta ritorna e si rende conto di essersi perso veramente poco quanto niente sul fronte "mercato biancorosso".
Un Agosto di transizione, in attesa degli ultimi due/tre colpi che stentano a giungere, forse nell'attesa che i giocatori di livello superiore ammorbidiscano le pretese economiche, sicuramente per valutare con freddezza gli elementi che possano coprire quelli che sono ruoli cruciali per un campionato da protagonisti!
due le pedine mancanti all'undici titolare, un regista basso in grado di impostare dalla mediana del 4-2-3-1 di Mister Cari e un centrale difensivo di sicuro affidamento da affiancare alla garanzia Migliaccio.
Oserei aggiungere anche l'assenza di un terzino destro, esigenza che, a quanto pare, società e mister non avvertono più di tanto, ritenendo il duo Mazzarani-Masiero all'altezza di coprire egregiamente la fascia di competenza.
Bene, dicevamo che le posizioni da colmare, viste le intenzioni dell'accoppiata Cari-Castagnini sono 2 e mentre per il difensore centrale pare che Olivi del Pescara, dopo un estenuante tira e molla sia ormai in dirittura d'arrivo;
per il centrocampista dai piedi buoni non trapela nulla dagli ambienti biancorossi e di conseguenza ognuno si sente legittimato (com'è giusto che sia) ad ipotizzare nomi e cognomi ed è quello che vi invitiamo a fare commentando questo post.
in queste settimane se ne sono sentiti tanti
Delvecchio su tutti, poi Baronio e ultimo ma non ultimo in termini di importanza De Falco.
Noi abbiamo lasciato dei punti interrogativi, a Voi l'onore e l'onere di colmarli, chi, a mercato concluso, avesse indovinato per primo il nome del regista biancorosso commentando questo post dichiarando la propria identità, avrà diritto ad una pinta di qualsiasi birra alla spina presso il Saint Patrick previo rilascio di un apposito coupon da parte dello staff del blog :)
martedì 23 agosto 2011
A Tutta Birra !
Barletta Calcio.it e il suo Blog, piacevole sorpresa estiva per i supporters biancorossi e non solo, sono lieti di poter godere del supporto e della passione del Risto-Pub/B&B Saint Patrick, ormai celeberrima realtà cittadina e non solo!
Il lavoro profuso durante questo caldo periodo estivo caratterizzato da un calciomercato a tratti entusiasmante è stato ripagato da una partnership stimolante che porterà a Voi supporters/tifosi/lettori del blog, tante gustose e dissetanti novità e vantaggi.
Barletta Calcio.it seguirà gli ultimi 3 giorni di calciomercato in diretta dall'ATA Hotel Executive - Milano, sempre in esclusiva, solo per Voi, a tutta birra !
lunedì 22 agosto 2011
FOCUS GIRONE B – VIRTUS LANCIANO
Il Focus è giunto al termine, oggi è la volta dell’ultima squadra da analizzare: parliamo del Lanciano, reduce da un campionato concluso con una salvezza brillante, nonostante le aspettative un po’ più ambiziose dichiarate ad inizio stagione. I rossoneri hanno detto addio al loro centravanti Francesco Di Gennaro, accasatosi a Barletta, mentre sul fronte acquisti hanno pescato in maniera oculata e forse tardiva.
PORTIERI: confermata la coppia di portieri abruzzesi Chiodini e Aridità, con le gerarchie immutate che favoriscono il primo, classe ’80. Al reparto già rodato si aggiunge il diciottenne Antonio Cialdini, che potrebbe dividersi tra Primavera e Prima Squadra.
DIFESA: il Lanciano riconferma in blocco molti elementi che hanno contribuito a fare, di quella rossonera, la terza difesa meno battuta dello scorso campionato dopo Taranto e Nocerina: rimangono in Abruzzo Mammarella, Colombaretti, Vastola e Aquilanti, quest’ultimo rientrato dopo una parentesi a Cosenza. A questi va aggiunta l’esperienza di Paolo Antonioli e la freschezza di giovani come Giusti, Di Filippo e Catenaro.
CENTROCAMPO: ottimi elementi anche in mezzo al campo per i rossoneri: le sirene di mercato spingono capitan Di Cecco ad allontanarsi dalla sua Lanciano, ma al momento è il perno del centrocampo. Accanto al capitano potrebbero esserci elementi di spessore assoluto come l’ex Siena Roberto D’Aversa, classe ’75, che però potrebbe lasciare qualche scampolo di campionato anche ai suoi compagni di reparto Amenta e Luiz Gabriel Sacilotto, salvo scossoni di mercato che sembrano allontanare l’italo-brasiliano dai rossoneri, destinazione Ascoli o Grosseto. Da non dimenticare Manuel Turchi, estroso esterno di centrocampo adattabile anche in fase offensiva, che si ripropone come uno degli elementi più considerati tra le scelte tecniche dopo le 29 presenze e i 5 gol dello scorso anno.
ATTACCO: la nota dolente di questa squadra è proprio l’attacco, privo di bombardieri di prim’ordine: il dopo-Di Gennaro è affidato ad Umberto Improta e Colussi, ai quali il gol manca da tempo immemorabile. Tra i due litiganti spunta la riconferma del talentuoso Zeytulaev, 27enne attaccante scuola Juventus ed ex Hellas Verona. Qualora continuasse il digiuno delle punte abruzzesi, è pronto a dimostrare il suo valore il 22enne Alessandro Tarquini, ex Avellino in D.
ALLENATORE: il tecnico dei frentani è una vecchia conoscenza del calcio italiano: il classe ’70 Carmine Gautieri, ex Bari, Roma, Piacenza e Atalanta, è alla terza stagione in panchina, dopo le esperienze tra settori giovanili e squadre professionistiche. Nell’estate 2008 lo ingaggia il Potenza come responsabile tecnico del settore giovanile, incarico abbandonato per prendere le redini della Prima Squadra dopo l’esonero di Odoacre Chierico. Nonostante l’esonero già a novembre, i lucani non evitano retrocessione e fallimento. Nell’autunno 2009 passa all’Olbia, guidato all’ottavo posto in Seconda Divisione. Nell’estate 2011 arriva prima una chiamata dal settore giovanile dell’Empoli, poi l’esonero dopo pochi giorni e l’approdo a Lanciano.
Lo stadio “Guido Biondi”, precedentemente chiamato “Cinque Pini” e datato 1961, è già noto alla tifoseria barlettana, giunta in massa in Abruzzo per festeggiare la salvezza dello scorso anno. Omologato per 5.334 posti, è diviso in quattro settori: una tribuna centrale di 1.812 unità, un settore Distinti di 450, la curva Sud dei tifosi di casa di 1.596 e la curva Nord, adibita a settore Ospiti, di 1.476. Non possiede una pista d’atletica, ma un velodromo che circonda l’intero manto erboso. Gli adeguamenti del 2006 hanno apportato modifiche alla copertura, di cui adesso dispongono 976 posti.
sabato 20 agosto 2011
FOCUS GIRONE B – TRIESTINA
Penultimo appuntamento alla scoperta dei nostri avversari. Ci restano solo due compagini, alle quali però va prestata la massima attenzione: quella che tratteremo oggi è la Triestina, retrocessa in Prima Divisione dopo 9 anni di cadetteria fatti di alti e bassi, terminati con un ripescaggio prima (finale playout persa col Padova, ma successivamente resa ininfluente per il fallimento dell’Ancona) e con la retrocessione poi. I friulani vengono dall’avvicendamento societario che ha “spodestato” la cordata di Fantinel a favore di quella dell’imprenditore immobiliare Sergio Aletti, che a breve darà una scossa al mercato biancorosso grazie all’arrivo del nuovo ds Antonio Recchi, ex Ravenna e Cesena.
PORTIERI: dopo l’addio di Colombo, è concorrenza spietata tra i tre portieri in lizza per un posto da titolare: il più accreditato sarebbe il ventunenne Sergio Viotti, già 8 presenze con gli alabardati lo scorso anno, ma le sirene provenienti dalla Serie B potrebbero capovolgere i pronostici. A contendergli la maglia numero 1 ecco il suo coetaneo Matteo Durandi e il ventenne italo-brasiliano Jefferson Leonardo Trazzi.
DIFESA: la retroguardia della Triestina, nonostante possa avvalersi di riconferme pregevoli, ha bisogno di qualche innesto per completare un reparto ancora scarno e colmato da giovani della Primavera. Ottimi tasselli rimasti in Friuli sono D’Aiello e D’Ambrosio, mentre potrebbe tornare utile l’ex Lucchese classe ‘89 Enrico Pezzi, 30 presenze e un gol nella scorsa stagione. Il pezzo pregiato è però un ventenne, Riccardo Brosco, che con le sue 14 presenze dello scorso anno ha ammaliato la dirigenza del Pescara e anche Zdenek Zeman, capace di individuare nel giovane difensore un talento prezioso per gli abruzzesi. Indipendentemente dalla vicenda Brosco, la Triestina sbloccherà sicuramente il mercato per assicurarsi un’altra pedina.
CENTROCAMPO: il reparto più incerto: nessuno è inamovibile, a parte il barlettano Riccardo Gissi che potrà garantire quantità e qualità al gioco biancorosso. Bisognerà valutare la condizione fisica e la tenuta atletica di due giocatori affermati come Princivalli e Gorgone, che ormai viaggiano sui 32 e 35 anni e sono reduci da una stagione di assoluta inattività agonistica. Potrebbero approfittare di questa situazione il 25enne ex Modena e Lucchese Claudio Pani e il 22enne argentino ex Como e Cremonese Ricardo Villar, quest’ultimo per dare un tocco più offensivo al reparto. Entrambi, però, avranno una bella gatta da pelare (qualora rimanesse a Trieste, visti i continui contatti con Fiorentina, Reggina, Sampdoria e Pescara): è Davide Bariti, classe ’91 e funambolico centrocampista dalla versatilità eccezionale, che sicuramente sarà al centro delle attenzioni della società in un ipotetico torneo di Prima Divisione.
ATTACCO: il peso offensivo alabardato verte su due attaccanti d’eccezione: non hanno bisogno di presentazioni il 36enne Denis Godeas e il 27enne Luigi Andrea Della Rocca, entrambi confermati e rispettivamente ex di Mantova e Bologna. Sembrerebbe impossibile scalzare dal campo questi due mostri sacri per la categoria, eppure il fisico non è più quello degli anni migliori e qualche ragazzo come il ventenne Lionetti o il classe ’93 ghanese Emmanuel Abeam Danso potrebbero ritagliarsi qualche vetrina importante nell’arco del torneo.
ALLENATORE: il nuovo tecnico della Triestina è il 43enne Massimo Pavanel, promosso dalla Berretti alla Prima Squadra. Il coach classe ’67 di Portogruaro è alla prima esperienza in un campionato professionistico, dopo aver guidato nei Dilettanti, la Sanvitese, l’Itala San Marco e il Pordenone, guidato ad un primo posto in Eccellenza nel 2008. La scelta è ricaduta su un mister giovane che già conosceva l’ambiente biancorosso per accorciare i tempi già strettissimi: vedremo se la scelta sarà stata saggia o l’allenatore veneto cederà il passo ad un collega più esperto.
Lo stadio “Nereo Rocco” di Trieste è una delle poche strutture “all’inglese” dell’intero panorama italiano: la capienza di 32.304 spettatori fu ridotta con il decreto Pisanu nel 2007 a 28.565. La sua costruzione terminò nel 1992 e la squadra vi si trasferì per lasciare l’obsoleto impianto “Giuseppe Grezar”, posto a pochi chilometri dal nuovo stadio. Per fronteggiare le pericolose raffiche della bora, il “Nereo Rocco” è costruito su 4 pilastri che dagli angoli sorreggono la copertura in policarbonato e gli spalti in acciaio. La struttura presenta ogni comfort sia per il tifoso che per l’atleta o giornalista, poiché le strutture della tribuna centrale forniscono tutto il necessario a livello di aule e palestre. Dispone anche di una pista d’atletica coperta. E’ composto dalla tribuna Pasinati (centrale) di 10.566 posti, dalla tribuna Colaussi (Distinti) di 10.616, dalla curva Furlan di 5.561 e dalla curva Trevisan di 5.561, che include anche un settore Ospiti di 2.500 posti.
FOCUS GIRONE B – TRAPANI
Dal Trentino alla Sicilia: per questa puntata del Focus andiamo da Bolzano, sede del Sudtirol appena trattato, a Trapani, per scoprire la rosa di una delle neopromosse più ostiche. I granata vengono dalla vittoria ai playoff contro l’Avellino, con una squadra ricca di talenti e di elementi affermati.
PORTIERI: i pali trapanesi saranno un affare del trentunenne Antonio Castelli, ex Foggia e Gela e già titolare lo scorso anno. Il secondo sarà il ventenne Gaetano Dolenti, alla terza stagione in granata.
DIFESA: uno degli acquisti più rilevanti della dirigenza siciliana è senza dubbio Massimo Lo Monaco, titolare nel Sorrento secondo solo al Gubbio l’anno scorso. Gli altri elementi di spicco sono Antonino Daì, 27enne già titolare in Seconda Divisione, l’esperto Giacomo Filippi, autore di un gol nell’amichevole disputata contro il Palermo e persa per 5-3, e Luca Pagliarulo, confermatissimo dopo le 26 presenze e i 2 gol della scorsa stagione. Panchinaro di lusso potrà essere il 37enne Salvatore Colletto, uomo d’esperienza ma non più in grado di garantire un congruo numero di match disputati. Restano alla finestra i giovani Alletto, Lo Bue e Priola.
CENTROCAMPO: in mezzo al campo il Trapani non ha grandi nomi, ma può contare su giocatori di talento che si sono espressi a buonissimi livelli in Seconda Divisione: due nomi su tutti, Coco e Ficarrotta, quest’ultimo molto chiacchierato in fase di mercato. Altri nomi che si giocano un posto sono Pirrone e Barraco, che però dovranno vedersela con gente come Cianni, Domicolo e Caccetta, che puntano ad emergere e a riscattarsi dopo annate in chiaroscuro.
ATTACCO: i centravanti trapanesi avranno da lottare parecchio quest’anno: i due bomber della scorsa stagione, Madonia e Perrone, dovranno prestare particolare attenzione alle gerarchie che potrebbero essere capovolte dai loro stessi sostituti: Mattia Mastrolilli, classe ’78 ex Andria e Monopoli, e quel Salvatore Gambino che per tanti anni ha militato nel Borussia Dortmund. Altra pedina scomoda per i probabili titolari potrebbe essere Giovanni Abate, trentenne ex Siracusa e Portogruaro.
ALLENATORE: il tecnico dei granata è il 41enne gelese Roberto Boscaglia, confermato dopo l’exploit dello scorso campionato. E’ alla sua prima esperienza in terza serie e il Trapani è la prima squadra professionistica da lui allenata: nella sua breve carriera vanta una promozione in D con l’Alcamo e con la Nissa, poi guidata al terzo posto in D nella stagione successiva, l’ultima prima di approdare nella Sicilia più occidentale.
L’impianto del Trapani è lo “Stadio Provinciale”. La struttura, però, non ha sede in città: infatti i granata giocano le loro gare casalinghe nel vicino comune di Erice, praticamente annesso al capoluogo attraverso il quartiere “Casa Santa”. Lo stadio è in contrada Raganzili, considerata area in espansione del Comune di Trapani. Il proprietario del fabbricato sportivo è la Provincia di Trapani, che negli anni ’50 ne avviò le pratiche di costruzione. La capienza è di circa 7.000 spettatori per le normative di sicurezza, che limitano quella iniziale di 10.000. Nonostante la struttura abbia quasi 60 anni, il progetto di costruzione risulta ancora incompleto: infatti dispone di una tribuna coperta, completata nel 1987 e capace di ospitare 2.100 spettatori, una gradinata di 3.500 posti alla quale manca ancora un settore, e la curva Nord: il settore più caldo del tifo trapanese è diviso pericolosamente da una grata per smistare i padroni di casa e gli ospiti, soluzione che porta ad un rischio elevatissimo di contatti tra fazioni opposte. Il settore Ospiti, secondo il progetto iniziale dell’ing. Cesare Macaluso, farebbe parte della curva Sud.
giovedì 18 agosto 2011
FOCUS GIRONE B – SUDTIROL
Il Focus volge al termine, mancano solo quattro squadre all’appello e le sensazioni sul coefficiente di difficoltà elevato sono diventate conferme. Il quartultimo appuntamento riguarda non solo una società del Nord, ma anche una città che divide le sue abitudini, la sua storia tra italiano e tedesco: è il Sudtirol, alla seconda stagione in Lega Pro Prima Divisione dopo il ripescaggio estivo. Curiosità: la squadra nasce a Bressanone, per poi spostarsi definitivamente a Bolzano in quanto sede dell’unico impianto della provincia in grado di ospitare una partita dei campionati professionistici.
PORTIERI: l’addio di Zomer, passato a Salò, mescola la carte in tavola in vista del campionato: i due portieri saranno i giovani Iacobucci, classe ’91 proveniente dal Siena, e Miskiewicz, 22enne polacco scuola Milan, con il primo leggermente in vantaggio.
DIFESA: a due settimane dalla chiusura del mercato, la difesa altoatesina è ancora traballante: le certezze, anche se azzardate (visti i risultati dell’anno scorso), saranno il ventenne Denny Nazari, il classe ’85 Hannes Kiem e il 23enne Marco Martin. Potrebbe avere buon gioco un discreto difensore come Luca Franchini, ex Mantova in B, ma pecca di scarsa continuità che potrà essere determinante lungo il cammino. In panchina andranno Pietro Cascone, uno dei pilastri della promozione in Prima Divisione, e i giovani Alessio Grea e Benjamin Fodor.
CENTROCAMPO: il folto centrocampo dei biancorossi non manca di qualità grazie agli innesti di Uliano, 22enne arrivato dall’Ascoli in comproprietà col Grosseto, e di Bacher, tornato alla casa madre dopo un anno a Cremona. A questi si aggiungono le conferme di Alfredo Romano, classe ’81 ex bandiera del Real Marcianise, del 25enne Furlan e del 27enne Alessandro Campo, 26 presenze e 6 gol lo scorso anno col Sudtirol. Saranno probabilmente Furlan e Bacher a giocarsi una maglia da titolare, viste le indiscusse qualità degli altri tre, capaci di adattarsi ad ogni situazione tattica: uno su tutti è proprio Romano, che in 10 anni in Campania ha saputo ricoprire sia la mediana arretrata (in D) che quella avanzata (in C2 e C1).
ATTACCO: le punte del Sudtirol non sembrano essere in grado di reggere un campionato altamente competitivo come la Prima Divisione: il peso dell’attacco verterà probabilmente ancora su Manuel Fischnaller, che però dovrà aumentare l’intensità delle gare giocate e moltiplicare le reti segnate. Gli acquisti di Chinellato e Ferrari dovrebbero portare nuova linfa in avanti, soprattutto quest’ultimo, forte dei 12 gol realizzati col Fano in Seconda Divisione. Le sorprese potrebbero arrivare da Thomas Albanese e Tonino Sorrentino, entrambi in cerca di riscatto dopo annate anonime.
ALLENATORE: il patron Baumgartner ha scelto l’ennesima guida giovane del girone: alla guida del team altoatesino è arrivato Giovanni Stroppa, vecchia conoscenza del calcio italiano e del Milan, con cui ha giocato nel settore giovanile e in prima squadra vincendo anche una Champions League, due supercoppe europee e due coppe intercontinentali. Proprio con i rossoneri ha cominciato la sua avventura da tecnico, guidando la Primavera alla conquista di una Coppa Italia. Il successivo esonero di giugno gli ha aperto le porte del Sudtirol, che lo ha assunto come tecnico il mese successivo.
Lo stadio “Druso” di Bolzano ospita le partite casalinghe del Sudtirol dal 2000, anno in cui ha subito le ultime grandi modifiche per permettere il regolare svolgimento del campionato dei biancorossi. La capienza è di 3.500 posti tutti coperti. L’impianto dispone di due settori: la tribuna centrale “Zanvettor” e la gradinata “Canazza”, che ingloba anche un settore Ospiti di 600 spettatori. E’ provvisto di pista d’atletica.
FOCUS GIRONE B – SPEZIA
Dopo 13 puntate ricche di tante trappole e incognite e pochissime certezze, eccoci arrivati all’appuntamento con la più temibile tra le corazzate del girone B: lo Spezia di Elio Gustinetti che, come tante, ha ben poco di meridionale. Per l’annata 2011/2012 il ds Zocchi non ha perso tempo e ha costruito un’armata che si giocherebbe anche le possibilità di permanenza nella cadetteria. Vediamo, dunque, perché i bianconeri sono i maggiori indiziati alla vittoria del torneo.
PORTIERI: la porta ligure può dormire sonni tranquilli: il ballottaggio tra il classe ‘81 Francesco Conti, 13 presenze in bianconero lo scorso anno, e il 24enne Danilo Russo, 29 presenze in col Vicenza nel campionato 2010/2011, dovrebbe essere appannaggio di quest’ultimo, mentre il ventenne Mozzachiodi farà il terzo o tutt’al più verrà mandato in prestito.
DIFESA: la retroguardia spezzina vanta molti elementi di provata esperienza, e difficilmente si affideranno a giovani scommesse: il perno della difesa sarà chiaramente l’ex Torino e Atalanta Claudio Rivalta, classe ’78 alla seconda stagione della sua carriera in terza serie. Gli elementi favoriti a completare il reparto sono il 31enne Alberto Bianchi, negli ultimi cinque anni tra La Spezia e Cremona, Michele Murolo, classe ’83 con un lungo passato a Marcianise e con la mancata promozione a Salerno lo scorso anno, e il nostro ex Fabio Lucioni, che ha preferito la riva ligure a quella adriatica. In uscita due tasselli importanti come Salomon Enow (direzione L’Aquila) e Riccardo Fissore (verso Crema). Gustinetti vanta però una panchina lunga e di spessore: Ferrini e i giovani Pedrelli, Gentili e Cintoi sono pronti a subentrare. Oppure a partire…
CENTROCAMPO: in mezzo al campo, le Aquile rischiano di lasciare in panca nomi eccellenti: la qualità abbonda grazie all’estro di Buzzegoli, Carobbio e Vannucchi, quest’ultimo reduce da un infortunio che lo ha costretto fuori per più di metà stagione. Questa componente, come quella dell’equilibrio del reparto, può favorire il classe ’87 ex Benevento, Modena e Bari Raffaele Bianco, abile interditore e discreto mediano. Le esclusioni più dolorose potrebbero essere Marchini, Papini, Herzan e il possibile partente Casoli, tentato da Gubbio e Bari. Più svantaggiati Madonna e Chianese.
ATTACCO: è qui che le strategie di mercato bianconere hanno dato più spettacolo. Quattro acquisti importanti che hanno entusiasmato l’ambiente: parliamo dell’ex Benevento Felice Evacuo, classe ’82, di Antimo Iunco, 27enne brindisino ex Chievo, Torino e Cittadella, del 34enne Emiliano Testini dalla Triestina e del bomber del Pavia Andrea Ferretti, 21 reti in due stagioni in Lombardia. A questi si aggiunge l’unico confermato Cesarini, che però non sarà certamente una prima scelta del tecnico spezzino.
ALLENATORE: lo Spezia fa sul serio anche in panchina, non affidando la guida tecnica ad un coach alle prime armi. Elio Gustinetti è l’allenatore che ha guidato il Grosseto ai playoff per la A e che ha gettato le basi per la finale playoff dell’Albinoleffe persa contro il Lecce (venne esonerato per divergenze con la dirigenza). Vanta campionati di vertice con l’Arezzo e la Reggina in B (esonerato dai calabresi a poche giornate dalla prima conquista della A), una promozione in C1 con il Lecco e una sconfitta ai playoff per la B con il Lumezzane. Dopo una sfortunata esperienza ad Ascoli, il 20 giugno 2011 firma per lo Spezia.
Lo stadio “Alberto Picco” è uno dei più belli della categoria: l’attuale capienza è di 10.336 posti, raggiunta dopo una serie di adeguamenti riguardanti il settore Ospiti e le strutture della tribuna centrale in occasione della promozione in B del 2006. L’unico problema dell’impianto è l’occlusione della viabilità cittadina, data la sua posizione nevralgica nelle vie di comunicazione urbane. La struttura dispone di una tribuna centrale interamente coperta con seggiolini bianchi e neri che compongono la scritta “Spezia”, un settore Distinti anch’esso fornito di copertura totale, la storica curva Ferrovia dei tifosi di casa e la curva Piscina adibita a settore Ospiti, che può accogliere circa 2.000 unità. Il manto erboso è in sintetico. Non possiede pista d’atletica.
mercoledì 17 agosto 2011
FOCUS GIRONE B – SIRACUSA
Dopo quattro puntate dedicate a squadre che hanno ben poco di meridionale, scendiamo nel profondo Sud dello Stivale, anzi appena oltre: l’analisi odierna riguarda la prima delle due siciliane del girone, il Siracusa di Andrea Sottil. Gli aretusei, forti della sponsorizzazione del colosso ERG, hanno allestito una rosa temibile che sarà sicura protagonista di questo campionato, tentando di insidiare le primissime posizioni della classifica.
PORTIERI: la trattativa che potrebbe portare Massimo Zappino in azzurro è ancora in stand-by nonostante l’estrema vicinanza tra le parti, quindi il 22enne Paolo Baiocco rimane momentaneamente titolare anche per questa stagione, dopo le 25 presenze dello scorso anno. Il suo coetaneo Massimo Fornoni sarà il secondo.
DIFESA: Baiocco può dormire sonni tranquilli: davanti a lui c’è un reparto collaudatissimo con le garanzie Ignoffo e Moi. A completare la difesa dei “Leoni” ecco gli altri due confermati Strigari e Capocchiano, quest’ultimo impiegato nella scorsa stagione col contagocce a causa di problemi fisici ma pronto al rientro. Outsider numero uno è Giovanni Iodice, alla sesta stagione in Sicilia, mentre l’esperto 36enne Giorgio Lucenti potrebbe ritagliarsi uno spazio a centrocampo se non dovessero esserci sbavature nella retroguardia.
CENTROCAMPO: il Siracusa può vantare un acquisto di lusso e garanzia per la Lega Pro: dopo anni di A e B, da Brescia arriva l’esperto centrale Davide Baiocco, che costituirà senza dubbio uno dei cardini del centrocampo azzurro. Le conferme di Spinelli e Giordano aggiungono ulteriore qualità, ma la pedina che può davvero fare la differenza arriva da Trieste: è Lucas Longoni, 14 presenze poco felici in B lo scorso anno che fanno rientrare l’argentino in quella categoria di giocatori in cerca di grande riscatto, magari confermando addirittura l’exploit di Catanzaro. L’escluso eccellente, salvo scossoni, sarà il classe ’80 Davide Desideri, ex Bari, Foggia e Samb, che non garantisce più la continuità degli anni migliori.
ATTACCO: l’artiglieria siracusana dispone di una buona conferma e di due ingaggi rilevanti: il 26enne Liborio Bongiovanni, ex Igea Virtus e autore di un gol al Barletta nella stagione 2008/2009, dovrà guardarsi dagli arrivi di Francesco Zizzari, classe ’82 chiamato a ripetere i fasti di Ravenna, e di Mohamed Fofana, attaccante estroso e versatile prelevato dalla Spal. Non è però escluso che il franco-maliano e Longoni, vista la loro duttilità offensiva, possano chiudere qualche spazio a discapito dei due bomber azzurri (come in Tim Cup contro il Livorno), magari alternando proprio i centravanti.
ALLENATORE: anche il patron aretuseo Salvoldi, come tanti suoi colleghi, si affida ad un tecnico alle prime armi, ma in questo caso si tratta di un allenatore alla primissima esperienza in prima squadra: Andrea Sottil, vecchia conoscenza del calcio italiano, riceve il primo incarico su una panchina all’età di 37 anni. E non è mica un esordio dai facili obiettivi, perché dovrà portare una corazzata a sgomitare tra le grandi contendenti alla B. Con una squadra così, però, c’è da scommettere che sarà una prima esperienza ai massimi livelli.
Passiamo adesso allo stadio “Nicola De Simone”, che ospiterà per la terza stagione consecutiva gli incontri tra Siracusa e Barletta, con i biancorossi sconfitti sia nell’ultima del 2009/2010 (2-0) che nell’ottava del 2010/2011 (1-0). L’impianto ha una capienza che, con i continui adeguamenti necessari per la regolare disputa dei match di Lega Pro, è stata abbassata a circa 5.000 posti. Tra i lavori effettuati, è importante ricordare l’installazione di vetrate anti-sfondamento in gradinata e l’abbattimento della copertura della tribuna centrale, la cui ricostruzione tiene banco nei tavoli tecnici tra società e amministrazione comunale (confronti ben noti anche a Barletta…). La struttura è dotata di una tribuna centrale e un’ampia gradinata, una curva Ovest dei padroni di casa e una curva Est, divisa dalla gradinata con una struttura in ferro che ne limita la capienza a circa 500 posti, destinata alla tifoseria ospite.
domenica 14 agosto 2011
FOCUS GIRONE B – PRATO
L’appuntamento con l’analisi degli avversari del Barletta prosegue alla scoperta del Prato, compagine promossa attraverso i ripescaggi del 4 agosto che dovrà sbloccare repentinamente il mercato per dimostrarsi competitiva in questa nuova avventura. I toscani arrivano dalla sconfitta nella finale playoff contro la Carrarese.
PORTIERI: i pali pratesi sono coperti dall’esperienza di Stefano Layeni, 29 anni ed un passato all’Albinoleffe. Pronti a subentrare in caso d’emergenza il giovane Yuri Morandi e Gianmarco D’Oria, titolare lo scorso anno.
DIFESA: davanti a Layeni, il Prato ha a disposizione tre conferme importanti: De Agostini, Lamma e Sacenti, che in questo momento partirebbero senza dubbio titolari. Il resto del reparto è composto solo da giovani come Stefano Baresi, Andrea Guarisa e Rocco Visibelli. Altra pedina da tenere d’occhio è il ventunenne Mickael Varutti, adattabile sia in difesa che a centrocampo: nella scorsa stagione 18 presenze e 4 gol per il jolly toscano.
CENTROCAMPO: il folto centrocampo del Prato riparte dalle conferme di Gori e Pagliuca, i due giocatori con maggior qualità, e dal rinnovo contrattuale di Fogaroli, fortemente apprezzato dalla dirigenza toscana. Questi tre pilastri, però, dovranno prestare attenzione alla voglia di riscatto di Matteo Cavagna, ai margini del Ravenna lo scorso anno, e all’estro del brasiliano Lineker Vaz Costa, 19 anni ma già brillante all’esordio con i toscani nel campionato appena terminato. Probabilmente in uscita qualche elemento tra Cecchi, Acciai, Zagaglioni e Gialdini se dovesse arrivare un giocatore duttile in grado di colmare le lacune tecniche in mezzo al campo.
ATTACCO: anche il reparto avanzato è in sovrannumero, con varie scommesse su cui la società ha deciso di investire: tra queste ci sono i vari Morelli, Marongiu e Vangi, che proveranno a strappare un posto da titolare all’esperto Max Vieri, fratello di Christian. A completamento dell’attacco titolare potrebbero esserci il brasiliano Diego Silva Reis, 30 presenze e 2 gol lo scorso anno, e Pasquale Basilico, 26enne centravanti con 19 gol in 43 presenze negli ultimi due anni a Prato.
ALLENATORE: il mister del Prato è Vincenzo Esposito, torinese classe ’63 che vanta un’esperienza quasi decennale nel club. Dopo una stagione come secondo di Giorgio Veneri nel 1997, viene chiamato alla guida della prima squadra al momento dell’esonero del tecnico: quell’esperienza durerà fino al 2004, condita dalla vittoria di una Coppa Italia Serie C e di un campionato di Serie C2. Seguono due stagioni tra Grosseto e Albinoleffe, poi tre anni nella Primavera dell’Inter, condotta alla vittoria di un campionato Primavera e di un Torneo di Viareggio. L’approdo al Ravenna segna il ritorno su una panchina di terza serie, ma è sollevato dall’incarico dopo appena un mese. Infine il ritorno sulla panchina del Prato, che lo vedrà protagonista ai nastri di partenza di questa stagione.
Lo stadio “Lungobisenzio” di Prato riscontra più o meno gli stessi problemi del “Puttilli”: struttura obsoleta, capienza continuamente ridotta o ampliata in seguito a vari adeguamenti, progetti di ricostruzione generale finiti nel dimenticatoio. Attualmente l’impianto può ospitare circa 6.750 posti, divisi in due strutture principali (tribuna e gradinata) e senza curve. Sono 1.625 i posti dotati di copertura, cioè i settori centrali della tribuna e della gradinata. Il settore Ospiti è di 890 unità. La pista d’atletica è stata abbattuta nel 2003.
FOCUS GIRONE B – PORTOGRUARO
Dopo il Piacenza, ecco servito sul piatto del Girone B un’altra retrocessa, questa volta un po’ meno blasonata degli emiliani: è il Portogruaro del presidente Francesco Mio, reduce dalla prima e unica esperienza in serie cadetta della sua storia. Come ogni squadra proveniente dalla B, anche i veneti vanno presi con le pinze e non vanno sottovalutati in un’ipotetica corsa alla risalita.
PORTIERI: ai nastri di partenza si arriva con il titolare della scorsa stagione Francesco Rossi, classe ’77 ex Foggia, Grosseto e Gallipoli, e il classe ’90 Andrea Bavena, una sola presenza tra i pali del Portogruaro in B. Colpacci in extremis permettendo, il 34enne estremo difensore trevigiano partirà anche quest’anno tra gli undici in campo.
DIFESA: dopo gli addii eccellenti di Gargiulo e Cibocchi (che si accasa alla corte di Di Canio allo Swindon Town) e l’approdo di Pisani a Barletta, la difesa granata ha bisogno di qualche ritocco di spessore: gli unici elementi in grado di dare continuità ed esperienza sembrano essere Stefano Pondaco, Davide Bianchi e Dario Fedi, comunque troppo giovani per guidare un intero reparto. Al momento, fanno da spalla ai probabili titolari i baby Adamo, Santandrea e Brichese.
CENTROCAMPO: il giocatore più rappresentativo del centrocampo veneto è senza dubbio il senatore Daniele Mattielig, classe ’80 con un’intera carriera sotto la presidenza Mio. Al giocatore friulano verrà sicuramente affiancato Emiliano Tarana, 32enne ex Mantova, mentre Lunati e il nuovo arrivo Salzano si giocheranno le proprie possibilità di partire da titolare nel corso del torneo qualora non arrivasse nessun altro centrocampista.
ATTACCO: la partenza del baby Scapuzzi in direzione Manchester, sponda City, e le continue sirene di mercato che vogliono Altinier in Serie B, spingeranno la dirigenza a sondare il mercato per scovare una punta valida e di prospettiva da affiancare al giovane Corazza, ventenne ex Venezia e Valenzana, e al veterano Cunico, classe ’78 con lunghi trascorsi proprio nel Portogruaro. Nel caso (improbabile) in cui il bomber mantovano non dovesse partire, i granata sistemerebbero alla grande il reparto avanzato con un bomber forte di 27 gol in due stagioni tra Prima Divisione e serie cadetta.
ALLENATORE: il tecnico del Portogruaro è l’ennesima guida giovane del girone: parliamo di Massimo Rastelli, ex attaccante classe ’68 e allenatore dal 2009. Proprio due anni fa fu chiamato a Castellammare di Stabia, città in cui ha giocato nell’ultima stagione da calciatore, per rimediare immediatamente alla disastrosa retrocessione in Seconda Divisione delle “vespe”. Il mister di Torre del Greco non perde tempo e conquista la vecchia C1 alla penultima giornata con un 2-0 al Cassino. Le dimissioni annunciate a fine campionato lo portano ad un periodo breve di pausa, interrotto dalla chiamata del Brindisi alla ricerca di un allenatore in grado di traghettare la squadra verso un campionato tranquillo. Tuttavia, le precarie condizioni societarie del club salentino hanno costretto Rastelli a cambiare squadra, e quella squadra è adesso il Portogruaro.
L’impianto delle gare interne dei veneti è il “Pier Giovanni Mecchia”, ampliato per la Serie B a 4.021 posti. Prima degli adeguamenti, il Portogruaro giocava i suoi match casalinghi al “Friuli” di Udine. Lo stadio è fornito di una tribuna centrale di 1.996 posti, due curve da 345 ciascuna e una gradinata di 1.335 posti che funge da settore Ospiti. Non ha una pista d’atletica ma, come il “Rino Mercante” di Bassano, dispone di un famoso velodromo calcato dalle grandi stelle del ciclismo italiano, tra cui anche Fausto Coppi. Solo uno spicchio di tribuna centrale gode di una copertura.
sabato 13 agosto 2011
FOCUS GIRONE B – PIACENZA
Oggi andiamo alla scoperta di una retrocessa “di lusso”: il Piacenza del presidente Fabrizio Garilli, dopo 15 anni tra A e B, sprofonda in terza serie tra mille difficoltà economiche che hanno portato il patron biancorosso a rassegnare la vendita societaria, senza che nessun imprenditore, però, si facesse avanti. Per questo motivo il mercato è ancora fermo, senza nessun movimento in entrata e in uscita. La squadra emiliana sfiderà il Barletta alla diciassettesima e ultima giornata.
PORTIERI: il titolare, stando così le cose, rimane l’esperto Mario Cassano, classe ’83 con un passato nella Genova blucerchiata e a Reggio Calabria. Il sostituto potrebbe rimanere il ventenne Luca Stocchi.
DIFESA: i cardini della retroguardia biancorossa sono l’ex Bari Michele Anaclerio e il confermato Stefano Avogadri, mentre la corsa ai posti vacanti è guidata da Visconti e Calderoni, rientrati dai prestiti a Pavia e Ascoli, che potrebbero avere la meglio su Bini, Giorgi e sull’ex Barletta Baraldo.
CENTROCAMPO: le trame di gioco piacentine passano dai piedi di Tommaso Bianchi e Samuele Dragoni, i più esperti in un reparto con un’età media di 21 anni. A questi si affiancherà Alessandro Marchi, 35 presenze e 3 gol lo scorso anno in B. Foglia, Lisi e Silva, tutti rientranti da prestiti, resteranno a guardare o continueranno il loro girovagare per le categorie qualora si sbloccasse il mercato in entrata.
ATTACCO: in avanti, il fiore all’occhiello è indubbiamente Tomas Guzman, classe ’82 scuola Juventus ormai alla quinta stagione a Piacenza. Accanto a lui, è corsa a due tra Simone Guerra (29 presenze e 2 gol in B) e Antonio Piccolo (27 presenze e 5 gol nella scorsa stagione). Il più accreditato sembrerebbe quest’ultimo, anche in virtù delle numerose richieste avanzate alla società biancorossa per il 22enne nato proprio nella città emiliana.
ALLENATORE: il nuovo mister piacentino è Massimo Cerri, ufficializzato il 4 agosto. Classe ’59 nato a Piacenza, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili prima di approdare alla guida della prima squadra dopo un’esperienza nei Dilettanti col Fanfulla. Ha dalla sua il vantaggio di conoscere già alcuni membri del team passati dalla Primavera biancorossa, ma probabilmente la sua scelta è legata al blocco del mercato che ha visto col tempo la necessità di affidarsi repentinamente ad una guida tecnica “familiare” per cominciare la preparazione in vista dell’inizio del torneo.
Lo stadio “Leonardo Garilli” di Piacenza vanta una ristrutturazione relativamente recente (1993) che ha portato la capienza da 12.000 agli attuali 21.668 posti. L’attuale numerazione dei posti è suddivisa in una tribuna centrale da 3.924 posti, un settore Distinti di 5.496, una gradinata di 2.984, la curva Nord di casa di 3.795 e la curva Sud, che funge da settore Ospiti, di 5.409 posti. Solo i primi due settori descritti dispongono di una copertura. La zona antistadio può vantare un confortevole parcheggio per bus e auto private. La struttura è anche provvista di un’ampia pista d’atletica, che però non limita in maniera rilevante visibilità e pressione del tifo grazie alla maestosa capienza e alla disposizione dei posti a sedere.
Iscriviti a:
Post (Atom)